Di Lorenzo Di Paola.Un forte carisma e contagiosa allegria che con lui hanno scritto la storia del motociclismo mondiale. Lui: il Dottore e la sua implacabile età assieme ai mille dubbi e alle centomila domande che gli girano intorni. Il Dottore: al secolo Valentino Rossi, più di un semplice pilota dal talento innato, tra i pochissimi che possono vantarsi di essere 9 volte campione del mondo. Simbolo di una generazione che è cresciuta con il suo mito, di tanti ragazzi che hanno avuto il suo poster attaccato in camera da letto e che da bambini hanno voluto a tutti i costi la minimoto con l’inconfondibile “46” dal colore giallo stampato di fronte, ma soprattutto di quelli che ogni domenica erano davanti la tv a tifare il loro idolo e spesso quelle corse spettacolari con duelli emozionanti finivano senza un filo di voce e ad esultare per le sue vittorie accompagnate dallo storico “Rossi c’è” del grande telecronista Guido Meda.
Proprio ultimamente si era parlato di un suo possibile ritiro che sarebbe dovuto avvenire a fine 2020, ma invece a 42 anni, quello che può essere considerato “L’eterno ragazzo”, ha annunciato di essere pronto ad affrontare l’ennesima stagione in sella e quindi allontanando definitivamente le voci di un suo addio, ha lasciato la Yamaha ed è passato in Petronas al fianco di un altro italiano anch’egli iridato , Franco Morbidelli.
Questa sua voglia di continuare a fare ciò che ama veramente è la testimonianza che quando c’è la passione l’età non conta, nonostante non siano mancate le ripetute critiche negli ultimi anni verso il pluricampione, dovute al suo evidente calo di rendimento causato dall’avanzare degli anni e anche dalla mancanza di prestanza fisica, elemento fondamentale per poter essere performante nelle prove durante tutto l’arco dei weekend di gara, e il rischio di infortuni seri che lo avrebbero potuto tenere per lunghi periodi lontano dalle piste.
Spesso si è ritrovato al di fuori delle posizioni che contano, non riuscendo a tenere il passo di coloro che ogni domenica arrivavano sul podio, ma comunque alternando le sue prestazioni con prove di forza e acuti geniali da cui si può solo imparare e ammirare il livello ancora altissimo di un campione unico che ha avuto il coraggio di sfidare e superare i propri limiti fisici, rimettersi in discussione buttandosi nella mischia insieme a piloti anche con 20 anni di meno, facendo zittire chiunque avesse solo lontanamente pensato che fosse un pilota finito e che lo invitava a lasciare spazio a qualcunaltro che avrebbe reso di più, invece si sta preparando ancora una volta a far saltare tutti gli schemi prefissati, a sconvolgere l’ordinario, rimanendo imprevedibile come lo è sempre stato e preparandosi a rendere ancor più straordinaria la sua carriera che sembra davvero infinita.
Valentino Rossi è un modello da seguire nella vita di tutti i giorni per chiunque pensi che i propri limiti non possano essere superati a dimostrazione che l’età è solo un banale numero e non un ostacolo quando la volontà di superare sé stessi e gli altri è irrefrenabile. Valentino Rossi rappresenta un’icona, un patrimonio da custodire non solo per il mondo motociclistico ma soprattutto immenso motivo di orgoglio per lo sport italiano.