Di Giacomo De Santis. Uno dei problemi di cui la Roma soffre da anni è sicuramente il numero di giocatori della rosa, che spesso non solo era eccessivo, o presentava molti elementi non adatti al progetto, ma, come per quest’anno, pesava sul bilancio e sulla squadra, portando spesso problemi interni e malcontento generale.
I tanti infortuni, colpi di mercato mancati e soprattutto l’avanzare dell’età, hanno portato alcuni elementi della rosa a diventare dei veri e propri esuberi, tanto da passare tutta la stagione tra panchina e tribuna, o addirittura da giocare soltanto quando una vera alternativa non c’era.
Uno dei reparti più affollati è sicuramente la retroguardia, che tra portieri e difensori vanta ben 16 elementi, tantissimi se si pensa a due competizioni sole da giocare e a quanto Fonseca sia affezionato ai suoi imprescindibili, che lasciano soltanto alcuni scampoli di partita, o addirittura nulla, ad almeno 6 o 7 di questi.
La situazione non migliora neanche dal centrocampo in su, dove i posti da titolare sono ancora meno e la concorrenza è ancora più alta, senza contare anche il ritorno a breve di Zaniolo, uno degli elementi chiave della rosa titolare.
Tra Fazio, Juan Jesus, Santon, Fuzato, Pastore e così via, i giallorossi non solo hanno una rosa lunghissima, ma a bilancio portano più di 11 milioni di euro di stipendi da questi esuberi, cosa che influisce anche sul mercato in entrata, contando in totale fra tutti loro meno di 10 partite in tutte le competizioni, fattore che porta malcontento, appunto, ai giocatori, tra chi però vorrebbe avere più spazio, e chi invece accetta la situazione e rimane a Roma “per rispettare il contratto”.
Insomma, abbiamo visto quanto l’avere una rosa lunga costi, e a quanto spesso, avere così tanti giocatori, possa essere controproducente, portando limiti, noie tra i giocatori, e un peso economico non indifferente sulle spalle della società, soprattutto della nuova, che dovrà cercare di fare molti tagli alla rosa e rimediare a questo problema al più presto.