Di Rebecca Tosi Fischio d’inizio per gli amanti del calcio e sopratutto della Roma, chiamata a raccolta per la visione della serie “speravo de morì prima” targata Sky.

Successo senza precedenti per la storia del capitano della Roma, Francesco Totti che viene raccontata in una mini serie di 6 episodi, che prende ispirazione dall’autobiografia di Totti stesso.

La storia al centro della serie è l’ultimo periodo prima del ritiro dalle scene di Totti, il cast scelto ha fatto centro senza dubbi, dai protagonisti principali alle comparse, è possibile riconoscere tutti, data la somiglianza non solo estetica ma anche della voce e delle movenze proprie di ogni personaggio. Colpisce tra tutti Pietro Castellitto (Francesco nella serie) per il lavoro fatto che lo ha reso, a detti di molti, la vera e propria versione televisiva del “pupone”.

La noia non è contemplata, infatti la serie vanta innumerevoli flashback che fanno rivivere la vita in toto di Totti, ma anche della sua famiglia e di come la sua vita sia cambiata da ragazzetto che giocava a pallone sotto casa a capitano indiscusso della Roma.

La storia entra così nel vero che è quasi impossibile non restare colpiti e versare qualche lacrima amara nel rivivere quel fatidico 28 maggio del 2017, è come se lo spettatore venisse preso e trasportato nel mondo di quello che è ancora oggi a ben quattro anni dal suo ritiro, la leggenda di Roma e della Roma.

Tranquilli: sono contemplate anche molte risate, date dall’innata comicità di Totti, che con la sua parlata romana non può che strappare sorrisi su sorrisi. Un personaggio altrettanto ben riuscito è quello dell’amata mamma Fiorella, che si è rivelata una quasi “co-protagonista” con la sua personalità forte e decisa, una mamma che lotta con le unghie e con i denti per assicurarsi il successo del figlio.

Nel corso della serie ci sono state anche molte comparse note al mondo del calcio, da Alessandro Del Piero ad Andrea Pirlo, per arrivare poi al vero ospite d’onore, che non sveleremo, in quanto solo la sorpresa nell’ultimo episodio vale tutti gli altri precedenti.

“Speravo de morì prima” ha quindi senza ombra di dubbio fatto goal, un’altro successo da aggiungere alla storia del numero dieci della Roma, sperando in ancora tanti altri progetti che gli portino egual fortuna.