Di Matteo Moisa. Tutto questo è inaccettabile, sportivi che dovrebbero dare l’esempio a tutti noi e che soprattutto vengono allenati e istruiti nel rispetto e integrazione del prossimo, continuano imperterriti ad usare un linguaggio a dir poco abominevole, è inaccettabile che nel 2021 ci siano ancora sportivi con la lingua velenosa andando ad attaccare le minoranze solamente perché omosessuali, nel corso della storia NBA ci sono stati molti scandali legati a questo fatto, ricordiamo Tim Hardaway che confessò in radio di odiare gli omosessuali, e addirittura non sopporta averli vicino, anche uno dei più grandi giocatori di NBA, il mitico Kobe Bryant è stato multato per 100.000 dalla lega per aver rivolto insulti omofobi verso l’arbitro, e come se non bastasse, uno dei giocatori più forti del mondo, qualche giorno fa attraverso i suoi social rivolge insulti omofobi con tanto di minacce verso l’attore Micheal Rapaport, sto parlando di Kevin Durant, giocatore dei Brooklyn Nets. La Lega lo ha multato con una sanzione di 50.000 dollari e senza nemmeno un giorno di squalifica, punire uno dei giocatori più forti e influenti del mondo facendogli pagare degli spiccioli significa sputare sulla spiritualità dello sport, sui suoi valori e sui sui insegnamenti. Perchè la Lega permette tutto questo? Dopo la campagna di sensibilizzazione per il Black Lives Matter ci si aspettava un forte cambiamento verso la tutela delle minoranze, ma purtroppo ancora non è stata presa. Fortunatamente nella Lega ci sono anche atleti che capiscono profondamente questi valori e ogni volta ci mettono il loro per dare alla società degli esempi di accettazione e uguaglianza, parlo di Damian Lillard, noto playmaker dei Portland Trail Blazer qualche anno fa scese in campo con le scarpe color arcobaleno proprio per comunicare indirettamente la sua vicinanza alla comunità LGBT. Queste cose non devono mai più succedere nel Basket ma anche nello sport in generale, in quanto nello sport si è una squadra ed insegna l’integrazione soprattutto in una società, per tanto vorrei dire ai giocatori in questione che la Lega vi paga per usare le mani, non la bocca.

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