Di Francesco Porfiri. Sport per giovani il rugby: ed il perché è presto detto. Roberto Cerasaro, romano, esperto di rugby ed ex preparatore atletico di questo sport illustra i principi a livello educativo che fanno del rugby un “gioco” in cui i giovani crescono con principi di lealtà, correttezza e divertimento: “E’ uno sport per tutti i giovani, non ci sono limiti riguardanti peso e altezza” aggiungendo per questo motivo che: ”E’ un gioco non discriminante e altamente educativo.

Esordisce così R.C. sottolineando l’importanza nei giovani di far parte di un gruppo al cui interno troviamo una notevole differenziazione di cultura, ceto sociale e colore di pelle. Continua: ”Non vi è nessuna esclusione, tutti i giovani facenti parte del gruppo hanno l’obiettivo di guadagnare il fondo del campo avversario per segnare una meta e aggiudicarsi cinque punti”. Unione, aggregazione e spirito di sacrificio maturano in ogni ragazzo creando un’efficienza collettiva che responsabilizza ogni componente della squadra ad eseguire al massimo delle proprie capacità il compito da svolgere all’interno di una squadra per raggiungere l’obiettivo.

Il rugby è uno sport altamente educativo come  evidenziato da Cerasaro.: “Viene insegnato ai ragazzi ad utilizzare l’aggressività, che si trova alla base del gioco, canalizzata all’interno di regole rigide, ferree.

Gli effetti del rugby sui giovani sono ottimi perché creano a livello psicologico una capacità inconscia nella collaborazione e per il raggiungimento di un obbiettivo collettivo e non individuale.

Lealtà e sportività si fanno portavoci di principi non scritti che fanno del rugby uno sport da consigliare a tutti i giovani e a tutte le famiglie che intraprendono strade legate allo sport per i propri figli.

Il rugby è uno sport per giovani, un gioco che insegna e dona  valori che non hanno prezzo,  legati non solo a un discorso prettamente sportivo ma anche a situazioni di vita.

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