Di Davide Schiavone. Sono tornati a ruggire i motori in pista in questo weekend. I piloti di MotoGP e Formula1, impegnati rispettivamente a Portimao e ad Imola, non hanno deluso le aspettative, proponendo uno spettacolo degno di esser definito tale.
La MotoGP, scesa in pista in Portogallo, ha visto salire sul gradino più alto del podio il francese Fabio Quartararo con la sua Yamaha ufficiale, a completare le prime tre posizioni troviamo Pecco Bagnaia (Ducati) e Joan Mir (Suzuki).Gara entusiasmante che ha visto diversi sorpassi, ma anche molte cadute, che hanno agevolato la corsa al podio dei primi tre.
Dopo 271 giorni si rivede in pista Marc Marquez. Lo spagnolo, operato all’omero ormai quasi un anno fa, ha riprovato la sensazione di lottare per le posizioni che contano dopo un lungo periodo di riabilitazione, il suo debutto stagionale si conclude con la settima posizione.
Molto bene anche la KTM di Brad Binder, dietro ai mostri sacri del torneo, termina in quinta posizione e alle sue spalle l’Aprilia di Aleix Espargarò.
A tenere alta la bandiera giapponese targata Yamaha c’è il vincitore Quartararo, ma il suo collega di scuderia Maverick Vinales delude, chiudendo ai piedi della Top10. Male a metà anche il team satellite, Petronas. Franco Morbidelli chiude al quarto posto, il vice campione in carica tenta la rincorsa alle prime posizioni del mondiale, mentre Valentino Rossi cade al quattordicesimo giro, concludendo forzatamente la gara, ma di fatto non essendo mai in corsa con il gruppo di testa.
Tornano su un tracciato anche le monoposto della Formula1. Il campionato fa tappa in Italia, nel circuito emiliano-romagnolo di Imola, dedicato a Enzo e Dino Ferrari. Lo spirito della famiglia padrona del Cavallino Rampante sembra aleggiare tra le curve del circuito, portando buona fortuna alla Rossa guidata da Charles Leclerc che, dopo un ottimo weekend, conclude la gara quarto, ad un passo dal podio negato solo dopo l’intervento della safety car ad inizio corsa. Ottima prestazione anche di Carlos Sainz JR, partito undicesimo a causa di un errore nell’ultimo giro di qualifica, ma riesce a conquistare la quinta posizione, dimostrandosi un pilota solido e di valore, nonostante qualche errore di troppo dovuto alla confidenza con la vettura tutta da costruire. “Gara bagnata, gara fortunata” potrebbe recitare cosi il riassunto della corsa di Max Verstappen che vince il GP del Made in Italy. Alle sue spalle Lewis Hamilton con la Mercedes, il “Re del bagnato” sbanda ed esce fuori pista ritrovandosi in settima posizione, ma grazie alla Safety Car si rende protagonista di una rimonta pazzesca. Terza posizione per la McLaren, guidata dal britannico Lando Norris, che conferma le sue potenzialità. Fuori l’altra Mercedes di Bottas, a causa di un incidente di gara con il suo successore sulla monoposto tedesca, George Russell. Va menzionata sicuramente la prestazione di Kimi Raikkonen e Pierre Gasly, rispettivamente in Alfa Romeo e AlphaTauri, entrambi a punti. Sfortunato l’unico italiano del torneo, Antonio Giovinazzi, che conclude in quattordicesima posizione a causa di uno scarico ostruito da una visiera a strappo presente sul circuito,che lo ha costretto ad un pit stop forzato.