Di Alessandro Gibertini.

ORSATO 4,5: L’arbitro veneto dirige in maniera lucida e accurata il match dell’Olimpico. È abile nel giudicare la maggior parte dei contrasti. Lascia correre quando deve. È impeccabile nella selezione dei cartellini. La sua prestazione è, però, macchiata da un errore imperdonabile. Da matita rossa. Leiva recupera un pallone d’oro a Chalanoglu. Da lì a poco, la Lazio sigla il 2-0. Sulla stessa ripartenza. Il direttore di gara, prima conferma il gol. Poi viene richiamato al VAR. Eccede di protagonismo, fermandosi a guardare il replay del “sospetto” fallo. Impiega poco tempo. Questione di secondi. Sicuro della propria scelta. La rete viene assegnata. Ma da varie angolazioni, si può vedere come il mediano biancoceleste prenda prima i piedi avversari che la palla. Da un professionista, nominato migliore del mondo nel suo mestiere (2020), ci si aspetta di più. Un episodio chiave che influenza inevitabilmente l’andamento della partita. Azzerando o quasi le speranze rossonere.

INZAGHI 7+: Torna in panchina dopo tre partite. Non poteva “festeggiare” meglio di così. Il tecnico piacentino schiera una Lazio perfetta. Aggressiva, organizzata e consapevole dei propri mezzi. Tre gol fatti. Zero subiti. Il risultato parla da sè. La sua voce accompagna le “Aquile” per tutta la durata del match. Imbrocca i cambi giusti. Nel momento del bisogno. CARISMATICO.

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