Di Simone Ferri. Una città priva di eventi, cultura e concerti è un contenitore vuoto che manca tremendamente a tutti.
Il duo musicale indie-pop dei Coma_Cose ha inventato un nuovo termine per descrivere questa sensazione: “Nostralgia”, il titolo del loro secondo disco, un neologismo che è frutto di una fusione di vocali tra Nostra e Nostalgia, che nell’ultimo anno è divenuta una compagna stabile con la quale convivere; si può intendere come una metaforica via di mezzo tra due mondi, quello individuale e quello collettivo.
Quando il presente ci viene negato, il passato sembra l’unico terreno fertile in cui ripensarsi, per recuperare gli aspetti migliori.
La prorompente band italiana, formatasi a Milano, è una coppia molto affiatata ed unita, sia nella musica che nella vita quotidiana.
La loro storia è il sogno ad occhi aperti di tutti gli adolescenti attirati dalle sette note.
Prestano molto attenzione ai testi, hanno una spiccata fantasia e capacità nel saper giocare con le sillabe, usando tantissimi calembour, rime intelligenti ed espressioni sincere. La loro poetica è raffinata e significativa, trovano ispirazione nell’arte e nella letteratura, ed i loro pezzi, scritti a 4 mani, possiedono parole vivide che graffiano l’anima, mandando un segnale e lasciando un segno. Infatti il loro obiettivo è quello di risvegliare le coscienze dei giovani, di spingerli a non accantonare, ma anzi ad alimentare i propri desideri.
Sono in grado di scrivere testi moderni con riflessioni costruttive e profonde, proprio come si evidenzia nel loro nuovo album, nel quale i due artisti fondono i timbri di voce, cantano con più intensità e cercano soluzioni tecniche e sonore diverse dal solito, come testimoniano le 6 tracce presenti, orecchiabili e fulminee.
I brani, freschi ed esplosivi, disegnano immagini potenti e sintetiche e trattano temi come l’amore legato alla libertà.
È un progetto ambizioso ed emotivo, che che racconta il presente ricercandolo nel passato, dando spazio all’introspezione ed all’autoanalisi; è senza dubbio l’occasione per guardarsi dentro e capire che l’accettazione di sé stessi è il primo passo per cercare il proprio posto nel futuro.
Il messaggio che vogliono trasmettere è la ricerca dell’equilibrio, perdersi per poi ritrovarsi, e lasciar andare tutto ciò che è stato motivo di afflizione.
Questo disco ha permesso loro di osare, sperimentare e seminare bene. Proprio per questo il disco diventa a tutti gli effetti la rappresentazione di un percorso di autodeterminazione intrapreso insieme.