Di Federico Manzi.
FUZATO 7: primo derby e secondo clean sheet in quattro partite giocate da titolare. Il brasiliano non sta facendo di certo rimpiangere Pau Lopez, anzi al contrario: tempismo e personalità che hanno permesso alla Roma di mantenere la porta inviolata ieri sera. Tutte caratteristiche che faranno sicuramente comodo a Mourinho.
KARSDORP 6.5: la sorpresa più bella, in questa stagione, è arrivata proprio dall’olandese: continuità e prestazioni in aumento settimana dopo settimana. Stravince il duello sulla destra con il laziale Marusic che, grazie alle strepitose diagonali difensive del numero 2 giallorosso, non impensierisce mai la retroguardia giallorossa. Una delle grandi eredità che Fonseca lascerà a Mourinho.
MANCINI 6.5: partita senza particolari sussulti per il 23. Tiene ottimamente a bada uno spento Immobile, concedendogli poco e niente. Con l’arrivo di Mourinho dovrà dimostrare di esser pronto a comandare la difesa.
IBANEZ 6: dopo l’orribile derby dell’andata era chiamato a riscattarsi. Vuoi la pressione o la poca lucidità, stava per commettere l’ennesima frittata della stagione, fortunatamente non andata a buon fine per la Lazio. Per concludere in bellezza la stagione, si aggiunge anche lui alla lista chilometrica degli infortunati. ( Dal 38’ KUMBULLA 6.5: seconda presenza dopo il ritorno dall’infortunio. L’albanese è sempre attento alle incursioni biancocelesti, non facendo passare niente)
BRUNO PERES 6.5: probabilmente in una delle ultime apparizioni in maglia giallorossa, fornisce una delle migliori prestazioni da quando è a Roma. La ripartenza letale per il goal del vantaggio giallorosso parte proprio dai suoi piedi. (Dal 46’ SANTON 6: a causa della scarsa forma fisica che lo ha tormentato per la maggior parte della stagione, non ha mai impressionato particolarmente nonostante disponga di discrete qualità tecniche.)
DARBOE 7: classe 2001, al suo primo derby della Capitale. Schierato da Fonseca per contrastare il colosso Milinkovic, al quale praticamente non fa mai giocare il pallone. Personalità e coraggio da vendere. Avrà un grande futuro questo ragazzo, ne siamo certi.
CRISTANTE 6: tornato finalmente ad occupare il suo ruolo originario che, però, ieri sera non lo ha visto brillare né creare particolari pericoli alla difesa della Lazio.
EL SHAARAWY 6: torna a giocare la stracittadina che lo aveva visto protagonista qualche anno fa. Non ancora al meglio delle sue capacità che non riescono ancora a farlo tornare il faraone di un tempo. Anche ieri sera poco incisivo e con pochissimi spunti degni di nota. Che Mourinho possa farlo tornare quello che era. (Dal 72’ PEDRO 7: nelle ultime settimane, al rientro dall’infortunio, ha lavorato sodo senza mai mollare l’osso e ieri sera i risultati si sono visti: gli sono bastati sei minuti per tirar fuori dal cilindro una conclusione a giro che non ha lasciato scampo a Reina e che ha chiuso definitivamente i giochi. Classe, leadership ed esperienza. Caratteristiche di cui Pedro dispone e delle quali la Roma, nella prossima stagione, non potrà fare a meno)
PELLEGRINI 6.5: a differenza delle ultime uscite, ieri sera il capitano giallorosso, è apparso stanco e con poca corsa nelle gambe. Ma sicuramente, da romano e romanista, sa benissimo quanto vale vincere un derby qui a Roma e per di più farlo con quella fascia al braccio che da queste parti, visti i calciatori che l’hanno indossata, è pesantissima. L’anno prossimo dovrà dimostrare tutto il suo potenziale per far capire che non è un caso che sia stato scelto proprio lui per guidare l’armata giallorossa (Dal 72’ VILLAR S.V.: con Darboe, in mezzo al campo, potranno fare moltissima strada insieme per diventare pilastri del centrocampo giallorosso. Quanto sono belli “ ‘sti giovanotti de sta Roma bella”).
MKHITARYAN 7: dopo il derby opaco dell’andata, l’armeno ieri sera ha aperto le danze nel colorare il derby a tinte giallorosse. Disponibilità ed inserimenti che gli hanno permesso di raggiungere quota 12 goal in campionato. Ama la città, ama la Roma e dovrà necessariamente risolvere le incomprensioni con Mourinho per giocare la prossima stagione da protagonista.
DZEKO 7: giù il cappello per il gigante di Sarajevo. Dopo una stagione travagliata tra infortuni, Covid e litigi con Fonseca, ieri sera si è ripreso la Roma e l’ha accompagnata per mano nel conquistare il derby. Non avrà segnato, ma ha fatto ammattire completamente Acerbi, il quale non è riuscito mai a fermarlo. Grinta, sudore, generosità e tanto amore per questa maglia che indossa ormai da ben sei anni. Non sappiamo se, con l’arrivo di Mourinho, rimarrà o meno nella Capitale ma avere uno come il bosniaco in squadra nella miglior forma non fa mai male, anzi. (Dal 90’ BORJA MAYORAL S.V.)

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