Di Francesco Stefanelli

8 Marzo 1994, poco più di un mese e si sarebbe consumata la tragedia del suicidio di Kurt Cobain. Il grunge stava per scemare in un miasma di copia incolla dettato dalle esigenze delle case discografiche e sembrava profilarsi all’orizzonte una stasi in ambito musicale. Ma il quartetto di Seattle che diede inizio a tutto nell’89 stava per dare ai posteri uno dei migliori album degli ultimi 30 anni che avrebbe definito una volta per tutte la nascita e la morte del grunge. Quel quartetto fece uscire Superunkown, e i Soundgarden entrarono di diritto nella storia. Reduci dal successo di Badmotorfinger, i Soundgarden virarono completamente rotta e si approcciarono ad un territorio del tutto nuovo. Pur rimanendo con le sonorità post-punk degli inizi, mescolarono elementi del pop e della musica psichedelica, dando origine ad una mistura “esplosiva”, complice anche il sapiente missaggio del tecnico del suono e produttore discografico Brendan O’Brien, consigliato alla band dal chitarrista dei Pearl Jam Stone Gossard. L’album parte a manetta con il riff bouncy di Let Me Drown mettendo in chiaro da subito l’aurea negativa che circonda l’album, che paradossalmente è un enorme vaffanculo agli aspetti negativi della vita. E ciò si riflette nella seconda track, My Wave, col testo che trasuda di menefreghismo verso quelle persone che cercano in tutti modi di rendere la vita del prossimo un inferno in terra “hate, if you wanna hate,if it makes you safe, if it makes you brave”. Si potrebbe considerare Everybody Hurts dei R.E.M una canzone triste, ma Fell On Black Days è tutt’altra pasta. La canzone esplora regioni dell’animo molto più oscure, dando la prospettiva di un individuo nelle giornate più nere della sua esistenza attraverso un eco pesante di malinconia. Mailman è una canzone riguardante il BDSM, usando lo stereotipo del postino come perfetto amante per le casalinghe. La ricerca dell’indefinibile è parte integrante della natura umana e Chris Cornell butta giù due righe sull’indefinito con la title track Superunkown “If this isn’t what you see, it doesn’t make you blind”. L’ambiente rilassante che si crea con le note dal tratto country di Head Down viene completamente stravolto dalla chitarra pesante di Kim Thayil, rappresentando a pieno il testo della canzone: gli adulti sono pronti a tutto pur di distruggere la mente più creativa che ci sia “We see you cry, we turn your head then we slap your face”. Se si prendessero i Beatles e si gettassero dentro un buco nero, il risultato sarebbe uno dei miglior brani di sempre, Black Hole Sun. Il gioco di parole tra Black hole (buco nero), un risucchiatore della vita, e Sun (il sole) ,colui che dà la vita, nasce questa volgarmente detta hit. Perchè l’ambiente oscuro e surreale che si crea è un’espressione dell’animo nichilista che si figura nel ritornello liberatorio quanto suicida “black hole sun,won’t you come and wash away the rain”. Spoonman è un omaggio al bizzarro suonatore di cucchiai Artis The Spoonman, conosciuto dalla band sul set del film Singles. Cornell sfoga la sua rabbia contro la società americana in Limo Wreck, gettando fango verso i bigotti religiosi della fede e del capitalismo. Non tanto distanti dai tifosi italiani. Il sarcasmo cinico verso la razza umana fa da base a The Day I Tried to live. “The day I tried to win

I walled in the blood and mud with all the other pigs”, già queste parole fanno intendere la perdita di qualsivoglia valore verso un prossimo così patetico e superficiale.Kickstand è l’esatto opposto della precedente track, cercando di risollevare l’ascoltatore dal pozzo cinico in cui era stato catapultato. l’ottimismo di una vita migliore accompagna nella scia anche il brano Fresh Tendrils. Un’altra manciata di odio verso il malsano patriottismo americano fa da cornice alla pesante  4th of July. La breve Half, dalle tinte orientali, fa da preludio al gran finale, Like Suicide. L’album esplode di tutta la sua carica in questo brano ricco di simbolismi e metafore, un intreccio tra l’amore e il suicidio dalle molteplici interpretazioni. E così anche la vita andrebbe presa in molteplici direzioni.