Di Marianna Garritano. Era una normale mattinata di ottobre in quello che da li a poco sarebbe diventato il mio quotidiano, quando improvvisamente durante una pausa a lezione sbuca un uomo dai capelli bianchi. Fin dalle prime parole pronunciate avvertivo che fosse una di quelle persone atipiche, bizzarre, che ti mettono molta curiosità attirando la tua attenzione.

 

Da li a poco capii che sarebbe diventato il mio professore del laboratorio di giornalismo.. Sono una persona molto curiosa, mi piace mettermi in gioco, percorrere nuove strade, magari anche le più scomode, ed è stato proprio questo il motivo che mi ha fatto intraprendere dall’inizio fino alla fine questa sfida.

 

Non si tratta di un semplice laboratorio di giornalismo, dove il prof spiega i concetti chiave che poi chiederà all’esame. È invece un’avventura che giorno dopo giorno, a lezione e soprattutto fuori, ci potrà far diventare giornalisti di vita. Credevo durasse un mesetto circa, e invece eccomi qui a fine Maggio ancora nel cuore pulsante di “TvgNews”.

 

Premetto che ci saranno alti e bassi, momenti in cui sei sulla vetta e altri nei quali cadi nel burrone, ma come tutte le esperienze che ti fanno crescere, anche questa ti farà fare un giro sulle montagne russe. Paura di non farcela, di sbagliare nuovamente il pezzo, fare un buco nell’acqua e non riuscire a stare sulla stessa onda di ciò che ci era stato richiesto. Ma anche immensa soddisfazione, consapevolezza di ciò che ci circonda e soprattutto di come possiamo vederlo con occhi diversi: affamati di verità.

 

Nella vita e in particolare a vent’anni gli scenari che abbiamo intorno sono davvero tanti e saperli affrontare di pancia, senza peli sulla lingua, con coraggio e soprattutto essendo noi stessi è già metà dell’opera. Vi assicuro che scoprirete lati di voi nascosti, quelli più veri che mai vi sareste immaginati di possedere. Ma prima di tutto deve esserci fede, in noi e in ciò che facciamo ogni giorno(anche di quest’aspetto si dibatte spesso nel laboratorio..) Perché in fondo l’esperienza non riesce a insegnare, dove non c’èun desiderio di imparare. Il percorso è ricco di stimoli, dibattiti con persone completamente diverse da te che finiscono col tempo per diventare una specie di famiglia, quella che ti fa uscire dalla tua comfort zone e ti fa viaggiare in mare aperto. Vorrei scrivere molto di più, le parole non basterebbero, ma sarebbe ingiusto spoilerare tutto quel che potreste toccare con mano un giorno, se così fosse.

 

Ringrazio di cuore le assistenti Giulia e Giovanna sempre disponibili.

Un grazie davvero grande al prof che ha sempre creduto in me.

E un ringraziamento ancora più speciale a tutti i miei compagni di viaggio, così diversi ma allo stesso tempo simili a me.

 

Nel nostro piccolo, scopriamo di avere gli strumenti per essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, dobbiamo solo crederci! Questo tipo di giornalismo ci fa diventare persone diverse e ci accompagna per tutta la vita.

 

 

 

P.S. uno dei tanti mantra del laboratorio è “non prendere d’aceto” ciò che ti viene detto!