Di Isabella Maria Canestri. Per un futuro migliore, per una vita migliore, per una situazione economica migliore, per una rivalsa sociale: e una promessa d’amore che sarà presto disattesa e illusoria Questi sono i motivi che spingono milioni di ragazze a lasciare il proprio paese natale, per dirigersi in altri paesi, come l’Italia. Secondo recenti studi la maggior parte delle ragazze sono minorenni e provengono dai Paesi dell’est europeo e dalla Nigeria. Ciò che mi preme evidenziare non sono, se pur importanti,  i dati statistici di questo fenomeno; bensì cercare di capire cosa spinge queste ragazze ad andar via. “I finti lover boy” è così che vengono chiamate le sentinelle. Questi individui hanno il compito di individuare, all’interno di orfanotrofi o case famiglia, quelle ragazze prossime alla maggiore età che presto lasceranno le strutture nelle quali vivono e saranno sole. Saranno sole perché dovranno affrontare un qualcosa che è molto più grande di loro: il mondo, e con esso la crudele società nella quale tutti viviamo. In altri casi invece vengono scelte quelle ragazze che, insieme alla loro famiglia, vivono per strada, che non hanno nulla se non la speranza di poter cambiare vita. Non conta l’età, non importa se hanno 12, 15 o 18 anni, ciò che conta è che siano facilmente manipolabili e sole. Spesso la solitudine può forgiare una persona e renderla più forte e più autonoma, alle volte però si può avere l’effetto contrario. Una ragazza appena maggiorenne alle prese con il mondo può essere fragile e spaventata, una ragazza sola cerca compagnia. Ed è proprio in questi casi che interviene il lover boy. Come un predatore lui sceglie la sua preda. Piccole attenzioni, brevi corteggiamenti, promesse d’amore; è così che illudono le ragazze convincendole poi a cambiare paese per una vita migliore insieme al loro amato. E poi si sa quel che succede, si lo sappiamo tutti: abusi, violenze sia sessuali che verbali, stupri e infine vengono drogate, sedate. Una volta arrivate a destinazione sono costrette a quella vita tramite minacce e violenze. Siamo artefici di un sistema che rimane in silenzio, tutti sanno tutto ma nessuno ha il coraggio di parlare. L’amore al giorno d’oggi è un lusso che pochi possono permettersi. Queste ragazze hanno semplicemente chiesto amore, hanno creduto ad un uomo che le ha fatte sentire speciali e importanti, avrebbero lasciato tutto per amore. Amare non deve essere un lusso, deve essere un diritto: amare ed essere amati. Questo è quello che fa l’associazione “Save The Children” con il progetto avviato nel 2012 “Vie d’uscita” che offre sostegno e protezione a tutti quei minori che si trovano all’interno di un giro di prostituzione dal quale vogliono uscire. Sono ancora poche le persone che questo progetto è riuscito a salvare, questo perchè alla base di quei loschi giri vi è la paura e il terrore. La solitudine ha portato queste ragazze a credere ad un uomo che le ha semplicemente illuse ed ha finto, ed’è proprio la solitudine che non le porta a denunciare o a chiedere aiuto. E’ la paura di essere sole e di non poter essere aiutate. Una mancata promessa d’amore però, non deve implicare una mancata promessa d’aiuto.