Di Kevin Mcmanus. Music of the Spheres è il nuovo album dei  , l’ultimo dopo due anni dalla pubblicazione del loro ultimo album. E va detto subito: non è un buon prodotto. Quello che sentiamo, nonostante le aspirazioni universali espresse dai suoni e dai titoli delle canzoni (alcune intitolate con delle emoticon) è un indie pop piatto e ripetitivo, che lascia molto a desiderare.Il disco non rivela alcun tipo di musicalità che non si possa già sentire in quasi tutti gli album pubblicati dalla band nell’arco degli ultimi 10 anni. La differenza è una, qui sembrano mancare decisamente le idee: troppe ballad, troppe atmosfere incerte, troppi pochi brani convincenti. Solo il primo singolo, Higher Power, comunica qualcosa assieme al brano in collaborazione con i BTS, My Universe, mentre il resto si scioglie in un pop fin troppo astratto. L’armonia c’è e di certo l’album si può considerare “moderno” a livello produttivo ma questo non lo rende necessariamente un buon disco, soprattutto se si considerano i precedenti. In genere infatti i Coldplay riescono tranquillamente a sfornare perlomeno quattro o cinque canzoni per album pensate per diventare sicure hit ma qui sembrano non esserci neppure quelle!! Anche la traccia finale, Coloratura, della straordinaria durata (per loro) di ben dieci minuti, non riesce minimamente a compensare le poco fantasiose e soprattuto prive di “contenuti” tracce precdenti.

In definitiva, sembra che ci troviamo infine di fronte ad un gruppo a corto d’ispirazione e se così fosse speriamo che uno qualunque dei loro prossimi tre album riesca ad aggiustare il tiro.