Di Sara Mauta. Anche se nelle vesti   di cartone animato i valori trattati  saranno molteplici . Il giovane Greg Heffley , si troverà ad affrontare quello che ad oggi sembra essere la quotidianità: combattere tra soddisfazione e sacrifici . Il suo essere così ambizioso lo porterà ad immaginare e pianificare grandi successi per la sua vita abbandonando ciò che lo circonda   : la scuola media . Quanti di noi oggi pensano al futuro , dimenticando il presente ?

È proprio questo il problema che il protagonista si troverà  ad affrontare ; problema  accentuato dalla sua irrefrenabile voglia di confrontarsi con gli altri e in modo particolare con il suo migliore amico , che differentemente da lui  sembra condurre la vita con estrema facilità e riuscire con dimestichezza in tutto ciò che lo circonda. Entra quindi a far parte del”gioco” quella cosiddetta competizione “nociva” , quel confronto , quel maledetto paragone che farà di Greg un ragazzo insicuro e inadeguato .Ad oggi la competizione è divenuta sinonimo di sottomettere il prossimo , di primeggiare il mondo . Il protagonista troverà  riparo esclusivamente nel suo diario , dove darà sfogo al suo voler essere , ai suoi infiniti desideri …. al suo  “io” . È proprio cosi che imparerà ad apprezzare  i veri amici e la soddisfazione che deriva dal lottare per ciò che è giusto .Vivere , trasmetterà il regista ,significa saper aspettare, avere pazienza di attendere, concerne nell’abbandonare la paura e ricercare la forza .

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Spettacolo