Di Irene Orlando. Io oggi mi vergogno, mi vergogno del Paese in cui abito da 20 anni. Un Paese sordo, immobile sui diritti civili, ostaggio del pregiudizio di destra; vigliacchi. L’ennesima conferma di un Paese destinato al fallimento sociale, guidato da una classe politica che ha paura di far luce sui diritti umani; perché di umano non ha nulla. Oggi il DDLZan è stato affossato, il Senato Italiano con voto segreto ha votato contro: se si ha bisogno di ricorrere al voto segreto perché vige un senso di vergogna nel dichiarare pubblicamente il proprio voto, allora non si è degni di rappresentare nessuno. Un dibattito umiliante durato 24 anni su una legge di diritto: la tutela dei cittadini in quanto tali, a prescindere dal sesso, genere, orientamento di genere e disabilità. No, quelli avvenuti negli ultimi anni non sono episodi di violenza circoscritti, sono crimini di odio sistematico verso una comunità marginalizzata la cui vita è guidata dall’incertezza. Ogni giorno uscendo di casa non sanno cosa ha in serbo il futuro per loro, vivono in balia della paura; non sanno se verranno pestati a sangue e lasciati in fin di vita dall’ennesimo gruppo di omuncoli che ha bisogno di affermare la propria virilità aggredendo una donna trans, o due ragazzi che si baciano; chi dovrebbe aver paura di un bacio? Una comunità che si trova quasi costretta a vivere al margine, priva di qualsivoglia forma di rappresentazione nella società.  Ed io vorrei vivere in uno Stato in cui la mia vita, quella di chi mi circonda e degli sconosciuti non sia minacciata da crimini tutelati dai vari giochi di potere, giochi che sembrano valere più del diritto alla vita stessa. Rousseau parlava di contratto sociale come elemento chiave per la creazione di una società, eppure oggi ciò è stato dimenticato. La storia ci dimostra come i cittadini dimenticati hanno, passo dopo passo, creato un nuovo stato dopo aver cancellato gli orrori del precedente.  Vi auguro di passare il resto della vostra esistenza circondati dal dolore delle ferite ancora aperte degli omicidi causati dall’odio omotransfobico e misogino per cui voi oggi avete gioito.