Di Alessandro Tudini. La Lazio cade e anche male al San Paolo,contro il Napoli finisce 4-0 nella notte dedicata a Diego Aramando Maradona.

Nemmeno il tempo di iniziare che gli uomini di Sarri si ritrovano sotto di 2 gol già dopo 13 minuti di gioco.

Ad aprire la festa partenopea è Piotr Zielinski,che raccoglie un pallone vago in area di rigore e fulmina Reina con sinistro potente e preciso.

La Lazio non reagisce e Mertens,tornato titolare dopo l’infortunio di Osimhen,continua lo show mettendo a sede due difensori biancocelesti e regala il 2-0 alla sua squadra.

La partita è a senso unico,la festa partenopea è iniziata già da 15 minuti e non vuole finire.

Sotto di due gol i biancocelesti hanno una reazione d’orgoglio e sfiorano prima il gol con un tiro al volo di Luis Alberto,che impegna Ospina con una grande parata e subito dopo Francesco Acerbi colpisce la traversa con un colpo di testa su calcio d’angolo.

Proprio quando la Lazio ha provato a metter fuori la testa da guscio,viene punita ancora una volta da adri ed Mertens con una magia fuori area.Il belga quando vede i biancocelesti si esalta e ieri ha dimostrato che può colmare in maniera perfetta la mancanza di Osimhen.

La Lazio in campo non c’è né fisicamente e tantomeno mentalmente,gli uomini chiave,che finora hanno dimostrato di poter prendere la squadra e guidarla non si esaltano e danneggiano la squadra.

I biancocelesti soprattutto ad inizio campionato,si sono affidati soprattutto alle accelerazioni di Felipe Anderson e all’estro di Luis Alberto,che da un paio di partite stanno rendendo poco e niente.

Il secondo tempo ha tutta l’aria di un finale già scritto dove gli uomini di Sarri non possono altro che star lì e guardare senza reagire.

Il 4-0 siglato da Fabian Ruiz,con un tiro a girò da fuori area,è la ciliegina sulla torta che segna il trionfo del Napoli e la disfatta di una Lazio che fuori casa finora ha vinto una sola partita e preso sempre gol,troppi gol.

I cambi di Sarri ovviamente non possono cambiare il corso di una partita segnata.

Sarri torna da avversario contro la sua Napoli e non immaginava nemmeno che questo ritorno sarebbe stato così amaro e catastrofico.Il tecnico toscano è stato colpito e sconfitto da giocatori che lui stesso ai tempi del Napoli ha valorizzato e  cresciuto come un padre;come ad esempio Mertens.Il belga riscopre il ruolo da prima punta proprio sotto la gestione di Maurizio Sarri.Scoperts che gli ha cambiato e allungato la carriera.

Il Napoli grazie a questa vittoria allunga sul Milan,caduto in casa contro il Sassuolo,e si conferma la prima forza del campionato italiano.

La Lazio,come molte volte successo in questa stagione,torna a Roma a mani vuote e con molte incertezze e dubbi in più.Il turno infrasettimanale è un’ancora di salvezza per i biancocelesti che hanno l’opportunità di riscattare la disfatta napoletana,contro l’Udinese in casa.

Oltre il danno però anche la beffa,Sarri e la Lazio escono dal San Paolo perdendo uno dei giocatori più in forma dei biancocelesti:Pedro.

Nel post il capitano Ciro Immobile ci mette la faccia e chiede scusa in pubblico a tutti i tifosi in particolare agli 800 che sono andati a Napoli a sostenere la squadra

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