Di Alessia Rita. Michael bublè, dopo un anno dalla guarigione del primo figlio, Noah, riesce finalmente a parlare della malattia che hanno dovuto affrontare: il cancro.
Questo male ha iniziato il suo corso quando Noah aveva solo 3 anni, il famoso crooner e la moglie, Luisana Lopilato, raccontano oggi della grande forza e del coraggio che un bambino così piccolo è riuscito a tirare fuori.
Come ben sappiamo, in queste situazioni ognuno reagisce in modo differente, non si è mai pronti ad affrontare il dolore e le terapie, soprattutto quando si tratta di una persona in tenera età. La paura di perdere qualcuno di caro influenza ogni aspetto della vita, per questo le difficoltà aumentano. Può accadere di non riuscire a condividere questa sofferenza con il proprio compagno di vita e creare così una frattura nel rapporto. Altre volte invece si ha la forza di combattere insieme, dividendo in qualche modo la grande sofferenza e trovando appoggio l’uno nell’altro.
Michael e sua moglie ne sono un esempio, hanno saputo rimboccarsi le maniche, mettendo il figlio davanti a tutto e tutti e accompagnandolo nel percorso di riabilitazione.
Noah ha ormai otto anni, ma per la maggior parte dalla sua vita ha dovuto mettere da parte la serenità e la spensieratezza che spetta a qualsiasi bambino della sua età, lottando contro qualcosa di più grande di lui, per questo viene descritto dal padre come un piccolo eroe.
Il cantante afferma oggi di aver dovuto toccare il fondo, per dare la giusta importanza alle cose e spiega in un’intervista di sentirsi come rinato, dopo che finalmente era finito questo incubo.
«C’era così tanta felicità, un grande senso di sollievo. Io e Luisana è come se ci fossimo innamorati di nuovo, e vogliamo allargare ancora la nostra famiglia. Oggi viviamo senza paura, tutto ci è sembrato all’improvviso più chiaro. È come se fossimo stati all’inferno».
Noah ha vinto la battaglia affiancato dai suoi genitori e altri due importanti compagni di viaggio: i fratelli, Elias e Vida, nati propio durante la sua guarigione.
Oggi la famiglia Bublè non ha più paura e sente la necessità di vivere ogni momento a pieno, fiera di definire questa situazione come un capitolo chiuso da dimenticare.