Di Luigi De Vincentis. Finalmente la Juventus ritorna a vincere. E questa volta non c’è il solito corto muso che contraddistingue Massimiliano Allegri. Certo i bianconeri non hanno dilagato, ma uno 0-2 in trasferta dà sicuramente morale. L’avversario sicuramente non era ostico, infatti la Salernitana è ultima in classifica, ma la Juventus voleva vincere. Questa vittoria era necessaria. Bisognava sicuramente recuperare terreno in classifica. Ma non è solo questo. La vittoria di stasera significa zittire almeno per una sera tutte le voci che vedono la Juventus indagata nell’ Inchiesta Prisma.  Allegri questa sera finalmente indovina la formazione migliore e schiera un ottimo 4-2-3-1. Questo modulo dona sicurezza al reparto offensivo e permette agli attaccanti di svariare lungo tutto il fronte offensivo. In porta Szczesny non deve compiere particolari interventi e non corre pericoli, ad eccezione di un palo di Ranieri. La difesa stasera torna ad essere quel muro di cui tanto si parla. Chiellini è insuperabile e De Ligt, salvo qualche errore in impostazione, torna quello dei tempi d’oro. I terzini spingono molto sulle fasce, soprattutto Pellegrini, che spesso mette palloni preziosi in area di rigore. Infatti, quando esce per dare spazio ad Alex Sandro, si vede una differenza netta. L’italiano è molto più propositivo del brasiliano, che non sa assolutamente crossare e verticalizzare. A centrocampo, grazie all’ ottima fase di recupero palla di Bentancur, Locatelli deve solamente preoccuparsi di lanciare in maniera precisa gli attaccanti e fraseggiare con loro. Molto bella l’azione del centrocampista italiano insieme a Kulusevski e Dybala. Tutta di prima, con l’argentino che si fa ipnotizzare davanti a Belec. Kulusevski e Bernardeschi giocano le loro partite migliori di questa stagione. Il primo molto propositivo in attacco e molto bravo anch’esso nel recupero palla. Bernardeschi invece si impegna molto in fase di corsa e di ripiego senza palla e serve l’assist per il raddoppio di Morata, appena entrato. Dybala, schierato come trequartista, ha più possibilità di svariare e venire a prendersi il pallone in mezzo al campo. Bellissima la perla con cui realizza il primo gol. Un tiro a giro di sinistro che si insacca alle spalle di un incolpevole Belec. Unica nota stonata la scivolata su una zolla che gli costa la doppietta personale su rigore. Si sblocca anche Morata. Il terzo gol stagionale arriva grazie ad una mossa vincente di Allegri. Lo fa entrare al posto del deludente Kean e dopo soli tre minuti realizza un gol dove bastava spingere la palla in rete. Rabiot invece, subentrato a Bernardeschi, è la solita delusione. Se questa è la vera Juventus sicuramente ci divertiremo, se è solo una gara fortunata preparatevi perché si continuerà a soffrire e anche tanto

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