Di Vanessa Fazio. Chico nasce in Italia e in seguito decide di trasferirsi negli Stati Uniti, Diventa videomaker e produttore televisivo, realizzando reportage sugli sport estremi che vende a diverse emittenti americane. La sua vita, proprio quando sembra diventare una favola, viene sconvolta all’improvviso. Il 14 febbraio 1998 Chico Forti va all’aeroporto di Miami a recuperare Dale Pike, figlio di Tony, da cui Forti stava per rilevare il leggendario “Pike’s Hotels” di Ibiza. Il giorno dopo Dale viene trovato morto su una spiaggia, e Chico è sospettato di essere il responsabile dell’omicidio. Quando la polizia gli chiede se fosse andato a prendere Dale Pike all’aeroporto, dopo avergli mentito sulla morte pure del padre Tony Pike, anche Chico mente. E lì inizia la sua discesa all’inferno. In carcere negli Stati Uniti da più di 20 anni, Chico Forti venne condannato all’ergastolo nello stesso anno. Venne accusato di aver ucciso un imprenditore australiano, lui si è sempre professato innocente anche perché le prove fornite, attraverso un’attenta analisi, risultano fuorvianti rispetto alla reale ricostruzione dei fatti. Forti ha dichiarato di essere vittima di un errore giudiziario, iniziando una lunga battaglia, prima processuale e poi anche diplomatica e politica, per tornare in Italia, sulla base della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, chiedendo di poter scontare la pena nel suo Paese. Purtroppo però una volta tornato in Italia svanisce per lui la possibilità di tornare libero. Chico durante questi anni per quanto possibile ha cercato di rifarsi una vita, lontano dai suoi affetti, la mamma si trova in Italia, le figlie invece per allontanarsi dai media, hanno deciso di trasferirsi alle Hawaii. la solidarietà è arrivata da ogni parte di Italia tanto da dare vita al movimento «L’Onda di Chico Forti», presente in tutte le regioni. Nelle ultime settimane alcuni comuni di Lazio e Puglia hanno deliberato l’esposizione di uno striscione presso le loro sedi municipali per chiedere «Giustizia per Chico Forti». Tre anni fa tutta Italia conobbe la sua vicenda, grazie a uno speciale de «Le Iene» che ebbe quasi due milioni di spettatori, e da allora se ne sono occupati consigli comunali, regionali, comitati benefici e singoli cittadini. Chico purtroppo non sarà mai del tutto libero, passerà il resto della sua vita chiuso tra quattro mura e in lontananza vedrà la sua Italia, da cui è rimasto lontano per troppo tempo.