Di Marco Palma

 

Cari studenti eccoci qui: al famoso articolo di commiato, che nessun direttore di giornale e di corso di laurea vorrebbe mai scrivere ma. Ad ottobre scorso un gruppo di studenti laureandi in Scienza della Comunicazione ha voluto intraprendere un percorso: tutti pensavano di trovare il solito Laboratorio; un paio di ore a settimana, qualche infarinatura giornalistica, un professore più o meno simile agli altri. Si sbagliavano: quel Laboratorio era destinato a lasciare il segno in molti di loro. Lo hanno capito da subito: niente libri di testo, tutti appunti; nessun rapporto formale con il professore, che in molti lo hanno paragonato al protagonista de “L’attimo fuggente” Per un giornalismo sul campo perché abolita la teoria. Comunicazione con whatsapp con un apposito gruppo; un mantra ripetuto in modo maniacale: giornalista di vita; mai dire la parola “ormai”, “carpe diem”; osserva sempre lo scenario che ti è davanti; affronta i contattempi…..e poi articoli, rubriche, inchieste, tg: e tutto in video. Per essere letti e visti in ogni parte del mondo. Ed i dibattiti: sui temi più scottanti, scomodi,profondi, da “tabu” mai dibattuti in aula universitaria: ma che vi ha visto protagonisti. Ciascuno di loro: ed in modo appassionato
Alcuni articoli sono da antologia: scritti in punta di penna, con la passione, il cuore, la professionalità, la fantasia, soprattutto l’impegno. Frutto di un duro lavoro, di scontri frontali, di voglia di superare se stessi. Alla fine a vincere sono stati loro : e forse non lo avrebbero mai immaginato. Hanno vinto nonostante il Covid, e questa forse è stata la vittoria più bella
Adesso il mio lavoro finisce qui: non so a ciascuno di loro cosa resterà di questo corso. Qualunque aspetto del Laboratorio non sia andato in maniera soddisfacente è esclusivamente colpa mia So però cosa resterà a me. Ho conosciuto questi studenti: donne e uomini di domani; ho raccolto confidenze, delusioni, drammi, gioie, paure per ognuno. Nonostante questo hanno dato tutto quello che potevano dare: un lavoro encomiabile, non richiesto e dunque tanto più apprezzato. Spero si siano divertiti in questo Laboratorio: era l’impegno che ho preso con loro all’inizio del corso.

Voglio stringere la mano ad ognuno verso il quale ho dato ogni giorno nel gruppo la mia personale “buonanotte” ed il “buongiorno” unito alle raccomandazioni che un compagno di viaggio, e poi un professore, può fare. E’ stato, bello, bellissimo conoscervi. Per chi vorrà approfondire il giornalismo a marzo 2022 inizierà qui a Scienza della Comunicazione un nuovo insegnamento: non con idoneità ma con votazione da 18 a 30 e lode e la possibilità di fare la tesi: GIORNALISMO TELEVISIVO, la cui cattedra il Rettore e il Preside l’hanno assegnata al sottoscritto. E sarà un giornalismo insegnato mille volte più bello e partecipativo rispetto al Laboratorio che comunque rimarrà sempre con il mio insegnamento, con programma simile a quello di quest’anno.
Un saluto con tanta cordialità, un imbocca al lupo per l’avvenire ma soprattutto l’augurio di essere sempre giornalisti di vita con le proprie idee ed una schiena dritta sulla strada della vita

Il professore

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