Di Alessandro Tudini.
In Italia giorno dopo giorno le nuove generazioni devono affrontare e superare problemi che rendono sempre più difficili le loro condizioni.
Trovare un posto fisso che renda il giovane orgoglioso del proprio lavoro al giorno d’oggi è un miraggio e questo crea un senso di colpa all’interno di noi stessi dove molti non si sentono autonomi e sono costretti a vivere gran parte della propria vita a sulle spalle dei propri genitori.
Il giovane di oggi non pensa a crearsi un futuro date le diverse difficoltà,in particolare economiche, ma occupano la loro mente a cercare un lavoretto che possa soddisfare le loro necessità settimanali, le loro uscite il sabato sera perché sanno di avere poche e basse prospettive.
Le istituzioni,che dovrebbero aiutare la nuova generazione a costruirsi un futuro,in realtà appaiono a noi ragazzi molto distanti e incapaci di risolvere e capire i nostri problemi.
L’entusiasmo di noi giovani si sta pian piano trasformando in una crisi di valori che conduce ad uno smarrimento e dove tutto appare contingente.
Negli anni siamo spesso stati criticati e giudicati in maniera negativa.
Questo scontro tra vecchio e il giovane ha portato ad una mancanza di fiducia nella nuova generazione dove in realtà la società italiana non ci aiuta e non ci offre un futuro dignitoso che il covid ha contribuito a rendere ancor di più terrificante,perché parliamoci chiaro,il futuro a noi giovani fa paura.
Usciti dall’università con i mano una laurea non sappiamo se riusciremo a trovare un lavoro che soddisfi anni e anni di studio e sacrifici senza una certezza o un punto di riferimento.
La paura di non essere indipendenti economicamente ad una certa età è una paura reale in ognuno di noi che ambisce a costruirsi un futuro senza dover chiedere un aiuto ai propri cari.
C’è bisogno di un cambio di direzione radicale a partire dai piani più alti della società che devono intervenire in un problema che rischia di condizionare anche le future generazioni.
Il problema esiste, inutile girarci intorno il giovane ha voglia di lavorare, ma va messo nelle giuste condizioni economiche e senza sfruttamento.Saremo noi a pagare di più le conseguenze post-pandemia.