Di Sara Condrò. Se dovessimo trovare una parola che descriva a pieno l’ultimo decennio, quella parola sarebbe sicuramente APPARENZA. Apparire è il modo migliore o forse l’unico modo di farsi conoscere per i giovani d’oggi. Complice lo sviluppo rapidissimo dei Social Network ed il libero accesso ad essi a tutte le età. Ciò che indossiamo e le foto che scegliamo di postare sui nostri profili social sono sicuramente due degli elementi che attraggono su di noi più curiosità dall’esterno e fungono come una sorta di ‘immagine di copertina’ con cui ci presentiamo.
La moda del periodo prevede che uno degli elementi essenziali per un look perfetto siano delle belle sneakers ai piedi. Scarpe prodotte in ogni colorazione, e anche personalizzabili, per cui tutti fanno la fila alle 9 del mattino quando il sito decide di lanciarle sul mercato in quantità limitate. Attraverso le app Nike e SNKRS si attivano dei sorteggi, e ognuno, inserendo i dati della propria carta di credito spera di aggiudicarsi il paio. Chi non ce la fa ha solo una soluzione: comprare da un rivenditore, che alzerà il prezzo della scarpa di almeno 100 euro. Così il valore di un paio di scarpe diventa talmente alto che sicuramente tutti noteranno ciò che porti ai piedi, ma pochi si ricorderanno i tratti del tuo viso.
Proprio per porre rimedio a questo problema è nata FaceApp, un’applicazione che consente di modificare del tutto i connotati del tuo viso nelle foto. L’app è a pagamento, e mai come ora sta spopolando sui Social Network. L’abbonamento a FaceApp costa 5 euro al mese o circa 30 euro l’anno, e consente di modificare i tratti del volto, i denti, il colore e il taglio di capelli e il colore degli occhi. Consente anche di vedere come sarai da vecchio o come eri da bambino, sempre modificando i connotati. Solo chi è abbonato potrà salvare la foto e renderla pubblica sui propri profili.
Questi sono solo due degli elementi che caratterizzano il mondo digitale odierno, e ci mostrano quanto questo sia fondato sulle apparenze, quanto apparire sia diventato talmente importante che siamo disposti a pagare pur di mostrarci come vorremmo essere o come vorrebbero che fossimo. Il voler sembrare sempre perfetti agli occhi del nostro pubblico ci porterà ad apprezzare sempre meno ciò che siamo e ciò che abbiamo realmente. Se è vero che apparire ‘belli’ secondo i canoni della società e piacere agli altri può gratificarci, è altrettanto vero che l’apparenza inganna, e che non possiamo cambiare ciò che siamo se non su una fotografia.