Di Sara Scarozza
In futuro voglio diventare un medico, peccato vivere in Italia dove ti devi accontentare di un posto vacante sbattuta da un ospedale all’altro. Da grande voglio diventare un pilota di aerei di linea, peccato non conoscere nessuno e non poter entrare sotto raccomandazione. Voglio diventare una giornalista. o forse no, quasi mi dimenticavo di vivere in Italia dove ogni parola è censura, new viene visto come un gossip, cronaca come un pretesto di spettacolarizzazione su ogni programma televisivo. I giovani vengono criticati dalle persone di una certa età perchè vanno all’estero per cercare lavoro, per loro è altamente discusso questo fatto, ai loro occhi l’Italia è piena di opportunità siamo noi quelli senza voglia. Forse non sanno che nel paese che tanto amano chiedono persone giovani ma assolutamenta con tre anni di esperienza e in quel caso un ragazzo appena uscito dal liceo non si può neanche permettere di leggere l’annuncio, non si rendono conto che oramai per entrare in un posto di lavoro ti chiedono talmente tante conoscenze che non basterebbero neanche due vite per apprenderle tutte manca solo che ti chiedino come requisito il saper volare, non sanno che per fare “carriera” o meglio avere un riconoscimento lavorativo per tutti gli anni di studio che ci portiamo alle spalle è quasi impossibile se non conosci qualcuno che ti possa dare una sponta o meglio dire se non sei raccomandato. Forse sarà pure il fatto che prendere una paga misera che corrisponde alla metà delle ore lavorative svolte in un mese non ci piace molto, giovane si ma sottopagato con una laurea e magari un master non ispira molto come idea. Siamo il paese delle mille meraviglie e opportunità, però forse agli occhi di un ragazzo che si è visto mandare un infinità di curriculum appena uscito dall’università dove nessuno di quelli è andato a buon fine, penso che l’opportunità a quel punto sia il biglietto aereo magari per Londra o qualche altro posto in Europa, però con la certezza di andare via dall’Italia e riuscire a trovare un lavoro. Forse siamo noi la generazione sbagliata, sbagliamo nell’aver fame di voler conquistare il mondo, di voler trovare un lavoro gratificante e che non ti uccida mentalmente e in alcuni casi anche fisicamente per le troppe ore, forse siamo noi che sbagliamo e ci dobbiamo solo che accontentare perchè tanto se non trovi lavoro a 20’anni sei uno sfaticato che non ha voglia di fare nulla. Non è mai venuto a nessuno in mente che in realtà è il nostro amato paese a essere sbagliato, che non da quasi nesuna possibilità ai giovani, che si trovano ad andare all’università consapevoli che il loro futuro è altamenta instabile e a tratti precario. Non si può solo lavorare per vivere, ma forse se è l’impiego giusto si può vivere per lavorare, quindi tanto vale trovare il lavoro dei propri sogni all’estero ma almeno essere felici.