Di Francesco Rozzo. Accerchiato: e i suoi avversari non sono uomini, ma cinghiali. E non bastasse questo a da corollario, specie nel degrado delle periferie, sporcizia che qui viene chiamata “monnezza” per ingentilire una puzza maleodorante e non igienica. Non bastasse ciò per arrivare nella “monnezza land” bisogna percorrere una città piena di buche, di asfalto le cui radici degli alberi fanno a gara con montagne russe dei luna park. Tutto questo ha un solo nome: Roma, una città ingovernabile con una giunta politica incapace di governare quella che potrebbe essere una delle più belle metropoli al mondo, ma che con la velocità della luce è sempre unanime ad aumentarsi stipendi, gettoni di presenza, prebende e benefit che ovviamente pagano i cittadini. È trascorso oramai un anno dall’elezione di Roberto Gualtieri come sindaco della capitale e nonostante le sue promesse mirabolanti, dalla riqualificazione urbana alla riduzione della tari passando per la gratuità del trasporto pubblico per le fasce con reddito medio-basso, la città persiste nel suo declino.  Durante la campagna elettoral, l’ex ministro dell’economia aveva dichiarato:”Ripuliremo Roma dai rifiuti entro Natale,forse prima”. Queste sue parole,però, vengono completamente  smentite da evidenze inconfutabili; cassonetti colmi di immondizia, verde pubblico trascurato e abbandonato,completamente soggetto a roghi tossici, animali selvatici,prevalentemente cinghiali, che invadono le strade capitoline in pieno giorno creando persino, in alcuni casi, pericoli di ordine pubblico. Qualche mese fà,uno il “New York Times” riprese il fatto e titolò in prima pagina:”La monnezza è il simbolo della capitale nel mondo”. Dichiarazione molto forte che, da un lato, solleva notevolmente il problema ma,dall’altro, evidenzia l’incapacità di un amministrazione locale inadeguata di fronte  alle grandi  sfide della città. Questa inettitudine si manifesta,anche, sul tema mobilità e trasporti. Il manto stradale romano è altamente obsoleto,tant’è che il Tar del Lazio ha bacchettato il comune obbligandolo al rifacimento della pavimentazione entro sei mesi.Stesso discorso vale per i mezzi pubblici: perchè altra perla di questa ingovernabile città è l’ATAC, l’azienda comunale che gestisce la viabilità pubblica capitolina, serbatoio clientelare senza fine, i cui mezzi si rompono, prendono fuoco. Mentre nel mondo le più importanti metropoli ammodernano le strutture,rendendo così maggiormente efficiente il servizio, in Campidoglio si porta avanti la solita propaganda assistenzialista e finto ambientalista, bocciata peraltro pure dai romani, nella quale nessuno,o quasi, pagherebbe  più il biglietto. Uno spettacolo indegno per una metropoli che noi di TVGNEWS monitoreremo in ogni dove facendo sentire la nostra voce: inviteremo anche il sindaco qui in facoltà per un confronto tra le istituzioni ed i giovani. E vi informeremo sulle risposte del Campidoglio