Di Aurora Gavini. “Mia figlia, uccisa a 20 anni con quarantotto coltellate dal suo ex”
Le storie di violenza sulle donne hanno quasi sempre lo stesso copione e
rendono sempre più urgente cambiare una cultura per cui troppe volte si
confonde l’amore con il possesso, che di fronte ad un rifiuto, a un
abbandono, porta l’uomo a reagire con i gesti più estremi.
Emblematica nella sua storia è la vicenda di Giordana Di Stefano, uccisa nel
2015 , a Catania, dall’ex fidanzato e padre di sua figlia, con quarantotto
coltellate, quando aveva solo 20 anni. La lama era solo di 5 cm, è morta
dissanguata.
E’ quindi la storia di un amore malato, di un amore che covava un odio
feroce, di un amore che non può essere chiamato tale. E’ la storia di chi
voleva riprendere in mano la propria vita, di chi voleva crescere la sua
bambina lontano da quell’assassino, di chi voleva divertirsi, ma che qualcuno
purtroppo l’ha portata via. E’ la storia di una giovane donna, che di colpe non
ne aveva nessuna, solo quella di essere così bella, così dolce, di essere come
un fiore in mezzo a tanta cattiveria. E’ stata ammazzata dalle stesse mani che
la stringevano forte e dagli stessi occhi che la guardavano con amore ma che
sono diventati occhi pieni di odio.
Quando l’amore diventa ossessione vuol dire che è un amore malato e
quando un amore è malato vuol dire che non c’è amore. E’ quindi un amore
malato, dove la vita conosce la morte e la morte non conosce la vita. Quando
una persona che ami serve solo a spegnerti, non è la persona che devi amare
perchè le persone che scegliamo di avere accanto ci devono completare e
non annullare. In un amore tossico infatti scivoli da un girone dell’inferno a
un altro, sempre più in basso, sempre più nel buio e nell’umiliazione. La cosa
che dico a noi giovani donne, anche se è così difficile perché molto spesso si è
impossibilitate a chiedere aiuto, è quello di fare attenzione a questi uomini
che ci vorrebbero come dicono loro, che dopo qualche tempo provano a
cambiarci, a manovrarci, Attenzione alla violenza che non fa rumore e non
lascia lividi, ma fa comunque a pezzi. Attenzione perché chi vi ama non vi fa
sentire inadeguate, come se non fosse mai abbastanza. Non cercate quindi di
salvare chi non sa amare, salvate prima di tutto voi stesse.
E’ fondamentale ridare il vero significato di questo sentimento, per tutte
quelle vittime che hanno dato amore ma hanno trovato la morte

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