Di Alessia Varlotta. Secondo i dati le patologie che riconducono all’ ansia sono le più diffuse al mondo, soprattutto tra le donne, infatti ne soffrono ben 270 milioni di persone.

Molte persone che soffrono di ansia manifestano anche una serie di sintomi fisici come difficoltà respiratorie, affanno e la famosa “gambetta che si muove”; si parla in questo caso di somatizzazioni:

quando il disagio emotivo, difficile da sostenere, si riflette sul proprio corpo. Questo accade perchè la mente, non riuscendo a “contenere” una particolare situazione o emozione, sposta la tensione sul corpo attraverso questo meccanismo involontario.

L’ansia non è la semplice paura di esporsi o del giudizio degli altri, è la giustificazione che usiamo per non affrontare ciò che la vita come davanti perchè è più facile scappare e rendersi invisibili piuttosto che lasciarsi andare alle emozioni.

Saper rallentare in questa vita frenetica e godersi a pieno tutto, imparare a prendersi cura di sè stessi e mettersi al primo posto provando a gestire tutto questo trovando la chiave per superare traumi, ostacoli e paure trovando un equilibrio.

L’ ansia, nonostante il suo peso e la sua presenza ingombrante, non esiste, siamo noi che decidiamo quanto peso darle e quanto farla entrare nella nostra vita perché a volte il problema non è il problema,

ma tutto ciò che aggiungiamo ad esso; non è facile lasciarsi andare e sentirsi liberi ma ad un certo punto arrivi a dover perdonare te stesso per tutte quelle occasioni mancate e nonostante il battito accelerato e la gamba che trema bisogna affrontare ogni giornata con il sorriso.

Sorridere alla vita, alle persone che si incontrano, amici e non e prendere consapevolezza del fatto che siamo più grandi di ogni problema perchè alla fine il dolore insegna questo.

Non è facile aprirsi al mondo per questi mostri solo una piccola parte di te stesso, se stai male non

chiedi aiuto ma ti isoli, fai i conti con te stesso e poi ritorni quando stai meglio.

Siamo persone che amano e sanno stare da sole ma anche estroverse, a volte siamo in silenzio altre facciamo fin troppo rumore, siamo estremamente allegre ma con dei vuoti che non sappiamo come colmare, a volte ci scusiamo per tutto altre siamo fin troppo dirette, siamo “semplicemnte fatte così.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Cronaca