Di Benedetta Gabrieli. Anni di lotte e battaglie ma le cose sembrano cambiare solo in superficie. Ragazze nigeriane, romene, moldave, lasciano il loro paese con la promessa di migliori condizioni di vita, o peggio ancora vendute dalle proprie famiglie come fossero merce di scambio. Promettono loro lavori veri, ma ad attenderle c’è ben altro. Appena arrivate una minigonna e una strada buia, da qui ha inizio il loro calvario e il loro inferno. Queste ragazze sono solo SOLDI FACILI per le organizzazioni criminali.. La cosa cheprovoca orrore è che la società stessa sembra non avere interesse. Di fronte a ragazze ingannate, seviziate, costrette a vendere il proprio corpo come fosse un articolo da mercato, si ha anche il coraggio di storcere il naso o di guardare dall’altra parte, come se fosse una colpa quella di essere nate nella parte difficile del mondo, , e sognando una vita migliore. Quelle ragazze potevamo essere noi. Stiamo parlando di VITTIME, di corpi profanatia cui la società preferisce voltare la faccia. Mentre gli altri attori di questo osceno spettacolo, che ne escono “puliti” agli occhi della società, sono i clienti. E ricordiamoci che l’andamento del mercato lo decidono sempre i clienti.