Di Abraham Bisignano. Il weekend al COTA si chiude amaramente per Charles Leclerc e Lewis Hamilton, con la notizia dell’ultim’ora della loro squalifica per irregolarità sull’usura del fondo, e la classifica di arrivo completamente stravolta.

La gara di Sir Lewis è stata in realtà molto buona, con una Mercedes che grazie agli aggiornamenti portati sul fondo è stata ad un passo dalla vittoria; per poco non ha impensierito Max Verstappen, che nonostante un setup non ottimizzato, riesce come al solito a tirare fuori il massimo dalla sua RB-19, concludendo primo.

Charles Leclerc invece ha iniziato il weekend abbastanza bene, con una pole al venerdi (la ventunesima in carriera) e un podio nella sprint race.

Ma i veri problemi giungono alla domenica in gara: la SF-23 è quarta forza in gara e in evidente difficoltà sul passo gara rispetto alle dirette concorrenti Mercedes e McLaren (e Redbull, ndr): il problema, come al solito, è la gestione degli pneumatici, con un degrado superiore a quello dei concorrenti.

Oltre a questo aggiungiamo poi la solita strategia sbagliata da parte del muretto Ferrari, con la gara ad una sosta che non ripaga, ma soprattutto svilisce la pole di Charles: il suo compagno di team Sainz, che partiva quarto, lo sorpassa lasciando il povero Charles in sesta posizione.

Se la squalifica quindi rappresenta un duro colpo per il pilota britannico, che vede il suo lavoro vanificato, ben altre invece le considerazioni sul monegasco, che dopo una gara già di per sé difficile da digerire, vede messa la “ciliegina sulla torta” a quella che doveva essere la sua centesima in F1.

Insomma, piove sempre sul bagnato, con la sfortuna che colpisce ancora una volta Charles Leclerc, pilota dal talento cristallino, in grado di trovare il limite della sua monoposto con una naturalezza da brividi, ma mai messo realmente in condizione di competere con costanza in gara…

E su questo, purtroppo tanto è anche da recriminare alla Scuderia di Maranello, che oggi come in passato non è in grado di gestire la pressione.