Di Maria Nocera. Stupro di gruppo in Campania ai danni di due cugine di 10 e 12 anni. Questo è solo uno degli esempi dei danni causati dalle Baby Gang, una realtà su cui spesso si ironizza andandola a sottovalutare, specialmente tra i giovani. Si tratta di gruppi di ragazzini compresi tra i 7 e i 14 anni che si riuniscono per compiere atti criminali ai danni di altri. Proprio per la crescente diffusione di tali episodi ci si è ritrovati costretti ad affrontare il problema, tanto che la Camera approva definitivamente il Decreto Caivano col quale si predisporranno una serie di disposizioni che si ripropongono di fronteggiare le situazioni di degrado e disagio giovanile. I provvedimenti e le iniziative sembrano essere molti, ma il fenomeno è comunque destinato a dilagare: le baby gang sono eredi del bullismo e del cyber bullismo che avevano preso piede negli ultimi anni, e questi atti criminali sembrano avere luogo principalmente in contesti in cui l’estrazione sociale è considerata medio – alta, come ad esempio a scuola. Non sarebbe possibile attribuire ad un unico fattore la nascita di questo tipo di gruppi, ma è certo che i giovani siano spinti da un senso collettivo di anticonformismo che può derivare solo da una scarsa educazione durante l’infanzia e/o da una situazione famigliare problematica. Il tutto viene amplificato con la crescita e il contatto col mondo esterno, siamo infatti ben a conoscenza dell’influenza che i media, la tv, e tutto ciò che viene veicolato da internet sia in grado di influenzare facilmente le menti ancora in via di sviluppo dei giovani. Questi elementi, in soggetti fragili non possono che portare a conseguenze negative e ne conseguono complicazioni per tutte le parti coinvolte. Essere un criminale nella società attuale significa stare dalla parte dei più forti e non trovarsi mai in una situazione di svantaggio o esclusione, e finché la normalità non tornerà ad essere una coesistenza priva di violenza ingiustificata, nessuna sanzione o provvedimento penale sarà in grado di porre rimedio a fenomeni del genere, a meno che la problematica non inizierà ad essere analizzata e affrontata sotto vari fronti, a partire con l’educazione dei propri figli in famiglia.