Di Susanna Bufano. A breve ripartirà a Roma la spettacolare manifestazione natalizia “Christmas World” che con la sua magia di luci e colori, di fatto ci fa dimenticare che il Natale è prima di tutto una celebrazione religiosa.
Anche quest’anno, dopo il successo dello scorso anno, torna a Roma, nella splendida cornice di Villa Borghese, l’evento/spettacolo di Natale: “Christmas World”, il format celebra le suggestive atmosfere natalizie facendo immergere lo spettatore in un viaggio attraverso fantastici scorci iconici di diverse città del mondo, riprodotte con grande maestria da scenografi e artisti italiani. Si tratta di un evento che già lo scorso anno aveva registrato un altissimo numero di visitatori provenienti da tutta Italia e non solo, come è facile immaginare i visitatori sono soprattutto famiglie con bambini piccoli, che sono disposti a fare lunghe file ai botteghini per l’acquisto del biglietto, che diciamolo pure, non è per tutte le “tasche”, ma si sa che i genitori farebbero di tutto pur di esaudire le richieste dei propri figli, anche se, a dire il vero, spesso e volentieri, siamo proprio noi adulti, a coinvolgere i nostri figli a partecipare a questo tipo di eventi, probabilmente perché siamo desiderosi di rivivere quelle atmosfere che hanno segnato la nostra infanzia, perché in fondo cosa c’è di più bello che poter tornare nuovamente bambini e guardare il mondo con i loro occhi, alla ricerca di quello stupore ingenuo e fanciullesco che caratterizza i bambini, cosa c’è di più bello che staccare la spina dai problemi quotidiani e lasciarci avvolgere dalla calda atmosfera natalizia, dalle magia delle sue luci e dei suoi colori. Fin qui tutto bello certo, però dimentichiamo la cosa più importante, ossia il vero senso del Natale, che non è la festa consumistica che tutti noi oggi conosciamo, caratterizzata dalle corse frenetiche all’acquisto di quel regalo o di quel caratteristico cibo che non può mancare sulle nostre tavole perché simbolo del “Natale commerciale”. Ci dimentichiamo che il Natale è prima di tutto una celebrazione religiosa, che coincide con la nascita di Gesù, ci dimentichiamo che il Natale dovrebbe essere innanzitutto momento di riflessione e di raccoglimento, l’occasione per celebrare la sacralità della famiglia, occasione in cui dovremmo pensare un po’ di più a tutte quelle persone che non hanno la nostra stessa fortuna, che non possono trascorrere questa festa in una casa calda e accogliente circondati dall’amore dei propri cari.