Di Giorgia Izzo. Fare sport fa bene alla salute, fa bene al corpo e alla mente.

A volte è solo un passatempo, altre invece è una vera e propria passione.

 

Era il 15 luglio 2016 e Gianmarco Tamberi era pronto per gareggiare alla Diamond League di Montecarlo e tentativo dopo tentativo l’asticella continuava ad alzarsi.

Era il momento di saltare 2,39 m e Gimbo inizia la rincorsa, una gamba avanti l’altra sempre più veloce e in men che non si dica si sta già preparando allo stacco, il suo busto che inizia la rotazione e poi finalmente salta ed il suo volo oltre ad essere velocissimo è impeccabile, tanto che gli basta uno sguardo all’asticella immobile per capire che ha vinto la gara.

 

Ma non finisce qui, perché Gianmarco non si accontenta ed è pronto a saltare ancora una volta. Inizia di nuovo la sua rincorsa, questa volta deve saltare 2,41 m, corre, inizia la rotazione ed è pronto a volare ma questa volta non va in alto e l’asticella cade. Non appena atterra Gimbo si rende conto che c’è qualcosa che non va alla sua caviglia sinistra.

 

Mesi di riabilitazione, altri infortuni e poi ancora sacrifici ma niente di tutto ciò è riuscito a fermare Gianmarco Tamberi che torna a vincere alle Olimpiadi 2020, insieme al suo amico Mutaz Barshim. Gimbo però è inarrestabile e vince ancora, questa volta ai Mondiali di atletica 2023.

 

Tutto questo ci insegna che a volte si cade ma la cosa più importante è rialzarsi e non smettere mai di crederci, come ha fatto Gianmarco Tamberi che non ha mai smesso di alzare l’asticella sia nella sua vita che in pista.

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