Di Abraham Bisignano. In un weekend come quello di Las Vegas, fortemente criticato ma al contempo molto atteso da tutti, la Ferrari torna finalmente in vita dopo un annata deludente.

Dopo l’amaro GP di Brasile, Charles Leclerc è subito sul pezzo in quel di Vegas con una prestazione quasi da incorniciare in questo 2023: di certo la sua miglior gara di quest’anno!

Se questa è stata infatti la stagione dei record per Redbull, a Leclerc va il merito di tre sorpassi in una singola gara alle vetture di casa Milton Keynes, dimostrando che il passo gara Ferrari questo weekend era sicuramente al livello delle RB, con addirittura una leggera superiorità, che si è palesata nell’ordine di uno/due decimi sul primo stint con le medie.

Primo stint che difatti ha visto Leclerc dominare sulla gestione gomma, nonostante una partenza dove è stato messo “spalle contro il muro” dal solito Verstappen, sempre al limite con l’aggressività.

Leclerc ha “sussurrato” alla gomma, con il graining non pervenuto sulla vettura del monegasco; ciò gli permette di riagguantare un Max Verstappen in leggera sofferenza proprio per il graining sulle sue medie, conquistando un sorpasso che sarebbe potuto diventare decisivo per la vittoria.

Tuttavia la safety car, intervenuta proprio a causa di una collisione tra Verstappen e Russell, rovina i sogni di gloria di Charles, con la seconda posizione che viene riconquistata dal monegasco con un sorpasso mostruoso su Perez ad appena tre curve dalla bandiera a scacchi. Un sorpasso da gran pilota, che ci ha sicuramente fatto tornare indietro a quelle prime gare del 2022, dove Charles elargiva perle di talento alla guida, e dove le speranze di rivedere una Ferrari campione erano ancora vive…

Un weekend quindi quasi da incorniciare per il predestinato, nonostante una Ferrari che era stata messa in enorme difficoltà già al venerdì, con un tombino non a norma che piomba sulla vettura di Sainz, causando danni incalcolabili: la sua monoposto viene completamente ricostruita dai meccanici della rossa, con il cambio del telaio, del motore e della batteria, che costano addirittura delle posizioni di penalità al malcapitato pilota Ferrari, colpevole solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Ma la verità, e questo è il punto della situazione purtroppo, è che il pilota spagnolo è reduce di un incidente che avrebbe potuto tragicamente costargli la vita, con rumors che parlano addirittura della seduta del pilota danneggiata proprio dal tombino.

Una situazione inaccettabile in uno sport che, come abbiamo già detto, dovrebbe essere gestito e supportato in maniera tempestiva, ma dove però si tende a spettacolarizzare, sminuendo l’indecenza di un’omologazione non svolta in maniera adeguata da parte dei commissari di gara.

E ciò fa davvero specie in un circuito che non solo è alla prima in Formula 1, ma che proprio in quanto “cittadino” naturalmente presenta irregolarità e/o tombini sul suo tracciato.

Purtroppo su questo ancora non giungono scuse da parte della FIA, forse doverose visti gli eventi accaduti non solo in casa Ferrari, ma anche in casa Alpine… la speranza è che, giunti ormai ad una gara dal termine di questa stagione, dal prossimo anno tante cose nella gestione e nell’organizzazione degli eventi possa cambiare.

Perché, e di questo non ci possiamo mai dimenticare, una Federazione che viaggia a velocità diverse rispetto a quelle degli eventi è davvero il colmo per uno sport come la F1, che di velocità ne fa proprio il pane quotidiano.

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