Di Claudio Di Fausto. Odioso ed irriverente:  è il messaggio da chi fa della politica solo merce di scambio e baratto per un solo tornaconto personale, e che è trasmesso a chi gli ha conferito la fiducia di portatore e difensore delle proprie idee. Siamo i primi in questo malcostume, non solo come Paese ma anche nel rappresentarlo a livello di comunità Europea. Ho usato il termine malcostume perché questo balzare da una parte all’altra dei posti a sedere nelle due Camere della nostra Repubblica , a volte da destra verso il centro a volte da sinistra a non si sa dove, offende chi con il proprio voto gli ha conferito il mandato di rappresentanza. Certo non siamo soli , i salti e i cambi di casacca avvengono in tutti i Paesi, ma noi siamo maestri in questo. E a volte questo cambio ha avuto un prezzo , causa poi della caduta del Governo Prodi. I fatti videro coinvolti il Senatore De Grgorio  e Silvio Berlusconi , che non ha visto  confermata la condanna perché nel frattempo è intervenuta la prescrizione. Vero è che l’articolo 67 della Costituzione Italiana garantisce la liberta’ di espressione agli eletti alla Camera e al Senato, nessuno può essere vincolato verso il proprio partito ne verso il programma elettorole ne verso chi lo ha eletto. “OGNI MEMBRO DEL PARLAMENTO RAPPRESENTA LA NAZIONE ED ESRCITA LE SUE FUNZIONI SENZA VINCOLO DI MANDATO” cosi è scritto nella Costituzione. Il vincolo che lega gli eletti verso i propri elettori assume, invece,  carattere di responsabilità politica, e quando questa fiducia viene a decadere lasciare l’incarico ricevuto , senza cercare accomodamenti, darebbe un senso “etico e morale” all’esercizio della POLITICA.

 

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