Di Leonardo Funel. Si sta tenendo in Azerbaigian la COP 29, la ventinovesima conferenza delle nazioni unite sui cambiamenti climatici, che ha l’obiettivo di adottare misure tra le quali il ripristino del territorio, la gestione del carbonio organico nel suolo e la conservazione degli ecosistemi. Il presidente americano ancora in carica, Joe Biden, ha annunciato che non ci sarà e non solo, Donald Trump in campagna elettorale disse che se fosse stato eletto avrebbe di nuovo portato fuori gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sull’ambiente. Il presidente azero, Aliyev, coglie l’occasione per giustificarsi e critica gli Stati uniti, sostiene che non sia giusto incolpare l’Azerbaigian solo per avere delle risorse naturali, quando ci sono paesi occidentali come gli Stati Uniti che le comprano e ne fanno un uso spropositato. Questa mancanza di interesse per la tematica da parte di molti paesi, non solo è simbolo di “egoismo”, ma anche una mancanza di rispetto verso paesi come la Spagna che in questi giorni stanno lottando contro catastrofi naturali come l’alluvione del 28 ottobre a Valencia. Il presidente del consiglio della Spagna, Pedro Sànchez, interviene chiedendo di raddoppiare gli sforzi nella lotta contro l’emergenza climatica, sottolineando: “il cambiamento climatico uccide”. Nonostante ci sia una maggiore consapevolezza tra le persone e le organizzazioni internazionali, le grandi potenze sembrano più interessate a proteggere i propri interessi economici. Se non si prenderanno decisioni significative, la COP 29 rischia di diventare un’altra occasione persa.
- Autore dell'articolo:Marco Palma
- Articolo pubblicato:21 Novembre 2024
- Categoria dell'articolo:Ambiente / Cronaca bianca