Di Federico Manzi e Matteo Grassi. Altro giro, altra corsa ma il risultato finale nelle grandi occasioni, in casa giallorossa, non cambia. Le premesse sicuramente non erano delle migliori –lo sapevamo- con la Roma che in otto precedenti big match da alta classifica ha totalizzato la miseria di soli tre punti (la peggiore delle prime sette in campionato), ma le aspettative erano ben altre dopo brutta partita di Parma, seguita dall’entusiasmante qualificazione ai quarti di Europa League. Contro un Napoli in gran ripresa serviva una prestazione da antonomasia, come nelle miglior notti giallorosse, ma è accaduto l’esatto opposto –per l’ennesima volta-. L’atteggiamento poco incisivo ed arrendevole si nota fin dai primi minuti negli uomini di Fonseca, in balia, come all’andata, del gioco veloce ed ad un tocco dei partenopei. Mettici poi che la Roma rimane facilmente sotto schock, aggiunto alle discutibili scelte di formazione dell’allenatore portoghese (Villar in panchina con un Pellegrini nullo a centrocampo)ed ad una difesa che continua a far acqua da tutte le parti, la frittata è servita: uno-due micidiale del Napoli che mette alle corde i giallorossi già prima del riposo.
La Roma, dopo un terrificante primo tempo, scende in campo con un approccio perlomeno diverso, lo dimostra dopo tre minuti, su un cross dalla sinistra di Spinazzola, Pellegrini impatto di testa perfettamente, il tiro pero e troppo centrale. Il secondo tempo si sviluppa su ritmi più bassi, la Roma, obbligata a rimontare, tenta un pressing più alto che però non dà mai i frutti sperati, il Napoli infatti riesce ad eluderlo spesso, dando lezioni di calcio alla Roma. I giallorossi provano comunque a non arrendersi e l’occasione più importante capita sui piedi di Pellegrini, che impatta perfettamente la palla che si stampa sul palo, così come le speranze giallorossi di unì ipotetica rimonta. Fonseca, come di consueto, fa diverse sostituzioni tardive, ma il risultato non cambia. La partita termina sul 2-0, continua il tabù delle grandi per la Roma, mentre il Napoli si rilancia, 3 punti dalla zona Champions. Per i giallorossi non si può parlare di crisi, ma il quarto posto si allontana sempre di più, il fatto più preoccupante è che la squadra capitolina quando è chiamata alla grande prestazione non riesce mai a fare il salto di qualità.