Di Marianna Garritano. Tutto si ripete, entro schemi fissi, nella mediocrità dell’accontentarsi. Delle catene ci appagano l’animo offuscando la realtà: siamo liberi ma in una bolla che impedisce di vedere oltre i confini. Spesso i limiti li mettiamo a noi stessi per convenienza, per godere di quella sicurezza illusoria. La paura blocca il coraggio, e contamina i pensieri. Nessuno al mondo può permettersi di vivere per sempre nel suo nido, di rimanere nel porto sicuro. Tutti prima o poi devono “tagliare la tela”,uscire fuori dalle righe e dall’abitudine, con tutte le conseguenze che verranno. Bisogna prendere coraggio e metterlo nell’animo per ricominciare a vivere la vita. Essere liberi è anche sinonimo di lasciar andare, un’atto supremo per chi si affeziona e chi si lega con qualcuno o qualcosa fondendo se stesso. Ma per fortuna non ci si disperde completamente, la nostra essenza può essere recuperata. Lasciar andare una relazione tossica non significa menefreghismo e noncuranza, al contrario! Si prende consapevolezza della propria posizione, e di quanto quella storia ci faccia vivere a metà. Lasciar andare un brutto vizio o una cattiva abitudine, molto probabilmente ci farà soffrire all’inizio, tentenneremo per tornare sui vecchi passi.. ma solo avendo il coraggio di mettere un punto, potremmo vedere i benefici, scoprendo quanto meglio ci si può sentire.
Perché far vincere qualcosa che non ci appartiene? Perché non tornare ad essere leggeri? I legami con le cose e le persone ci rendono quello che siamo, ma spesso sono anche i pesi che ci tengono ancorati a terra. Una persona, ancor di più una giovane donna DEVE osare, DEVE sentire la vita scorrere nel sangue, riprovare certe sensazioni dimenticate da chissà quanto..
Tutti, con il proprio tempo e con i propri modi, possono ritrovare la forza interiore per lasciar andare, abbandonare l’inessenziale, l’inutile e il dannoso.
Il prezzo del coraggio non può che dare senso alla nostra vita, un pò meno abitudinaria, ma assolutamente più vera.