
Marine Le Pen è stata condannata a 4 anni per appropriazione indebita di fondi pubblici e non potrà candidarsi alle elezioni del 2027. Si pensa che circa 7 milioni di euro, soldi dei cittadini francesi destinati al Parlamento Europeo, siano stati utilizzati dalla Le Pen per finanziare il suo partito. Mi piacerebbe dire che sono sorpreso dalla notizia, ma non lo sono: è successo di nuovo, è l’ennesimo caso di un ladro in politica.
Soldi per cui un cittadino medio si spacca la schiena ogni giorno, e che consegna allo Stato con un senso di fiducia, sperando che vengano utilizzati per garantire un presente più piacevole, o un futuro migliore; ma se non possiamo fidarci dei nostri politici, che dovrebbero teoricamente tutelarci, di chi dovremmo fidarci?
Lo abbiamo visto direttamente in Italia con il caso Formigoni. L’ex presidente della regione Lombardia infatti era stato accusato di appropriazione indebita di fondi destinati alla sanità nel 2017. Come si può restare indifferenti davanti a queste cose? Mi basta immaginare un padre di famiglia che lavora dalla mattina alla sera per dare una vita migliore ai propri figli, e che la notte dorme tranquillo sapendo che la parte dei suoi guadagni sudati andrà a finanziare attraverso lo Stato gli ospedali di cui potrebbe avere bisogno in futuro. E invece no, il frutto delle nostre fatiche finisce molto spesso, troppo spesso, in mano alle persone sbagliate, e viene utilizzato per ciò che è più conveniente a questi ladri.
Marine Le Pen ha ricevuto il sostegno di vari politici europei, tra cui Giorgia Meloni, e il suo avvocato ha annunciato che verrà fatto appello.
Non è perciò sicuro come andrà a finire questa vicenda, ma una cosa è certa: la gente è stanca di essere presa in giro.