Di Michele Mastrostefano. Al Gewiss Stadium di Bergamo l’Atalanta s’impone con il punteggio di 2-1 sulla Roma, in un match fondamentale per la corsa al quarto posto, affossando ancora di più la squadra giallo-rossa nella sua crisi.
Non parte bene però la formazione allenata da Giampiero Gasperini, il primo tempo è equilibrato e la Roma riesce a tenere la potenza del miglior attacco del campionato. Complice il pensiero a Valencia e anche un’ottima preparazione di Fonseca per quanto concerne il primo tempo, nei primi 45 nessuno è riuscito a prevalere sull’altro se non grazie ad un grave errore di Palomino, spalancando la porta a Edin Dzeko.
Nella ripresa evidentemente l’Atalanta si libera delle distrazioni, si affida al suo atletismo e alla preparazione del suo tecnico e riesce a ribaltare il risultato. Dall’altra parte invece una Roma capace di rimanere in partita fino al gol del pareggio, sciogliendosi subito al primo episodio negativo e dando anche l’impressione di correre meno dei padroni di casa.
L’allenatore della Roma Fonseca parla di lavorare sulla testa dei giocatori, il che la dice lunga sui tanti problemi e sulla crisi che affligge la squadra capitolina capace soltanto di vincere una partita di campionato in questo 2020. L’Atalanta invece non ha deluso, non ha brillato ma ha vinto da grande squadra, riuscendo a segnare quando era il momento di farlo, approfittando di due grosse sbavature della difesa romanista. Nel complesso bene tutti i giocatori dell’Atalanta, nella Roma sono in pochi a salvarsi se non i soliti Smalling, e Edin Dzeko che sembra veramente giocare da solo lì in attacco, il peso offensivo è un problema da tempo perché questa squadra non crea tante occasioni e non segna se non con il suo attaccante.
La formazione bergamasca ora è a 6 lunghezze ( 7 virtuali per lo scontro diretto) dalla quinta posizione occupata dalla Roma, il campionato non è certo finito qui ma il destino Champions è tutto nella mani della Dea. Alla Roma il difficile compito di reagire, si parla da tanto di questa reazione sia emotiva che tecnica da imputare anche all’allenatore che sembra aver perso la bussola nell’ultimo periodo. Siamo alle solite e chissà se il film in casa giallo-rossa sarà sempre lo stesso o se veramente la rivoluzione oltre che tecnica c’è stata anche dal punto di vista mentale. Ai posteri l’ardua sentenza, nel frattempo le due squadre si godono il momento che meritano.