Di Giorgia Di Stefano

Scelte, ne facciamo tantissime tutti i giorni, alcune sono davvero semplici, basti pensare alla scelta degli abiti che indosseremo durante la giornata o di cosa mangeremo a pranzo, altre invece sono in grado di condizionare la nostra vita. Anzi, ce ne sono alcune che addirittura prevedono con certezza la nostra morte, come il suicidio, ma anche come la scelta di aderire ad un’organizzazione di tipo terroristico. Se per molti di noi una decisione del genere è frutto di pazzia o di una perversa voglia di porre fine alla propria esistenza, per coloro che compiono un simile atto rappresenta un gesto eroico e da onorare.

Cosa spinge dunque ragazzi e ragazze di diverse nazionalità ad uccidere molti innocenti sacrificando anche la propria vita? La prima spiegazione che verrebbe in mente a chiunque è la religione, ma non possiamo cavarcela così facilmente. Dare la colpa all’Islam è troppo semplice, è la risposta di chi se ne vuole lavare le mani, di chi è troppo pigro per scavare un po’ più in profondità. Dire che il terrorismo sia una diretta conseguenza dell’Islam sarebbe come affermare che le crociate accaddero per colpa del Cristianesimo. Qual è allora la vera ragione che c’è dietro questa folle e cieca adesione? La sete di potere, la voglia di generare panico e, allo stesso tempo, conquistare terre, indottrinare altri non alla religione islamica, bensì a questa sete di sangue che viene giustificata attraverso un libro sacro. Si viene a creare uno stato di terrore che non fa altro che alimentare le discriminazioni nei confronti di coloro che con queste organizzazioni non hanno nulla in comune. A farne parte non sono infatti soltanto “musulmani” (se davvero possiamo definirli così), ma anche moltissimi ragazzi che hanno alle spalle una tradizione familiare di tipo cattolico o priva di religione, i quali decidono di convertirsi al terrorismo islamico in quanto affascinati da questo mondo, che riesce paradossalmente ad attirare molte più persone di quanto si possa credere.

La ricompensa di questo gesto “eroico”, che viene loro inculcata in modo maniacale,  è un biglietto di sola andata per il Paradiso, collocato sotto il Trono di Allah, in cui l’uomo potrà trovare il puro piacere, ma anche eterna ricchezza e perfezione assoluta. Come se tutto ciò non fosse abbastanza, ci sarà anche un piacere di tipo sensuale in quanto gli uomini credenti saranno premiati con numerose vergini, mentre le donne dovranno accontentarsi di un solo uomo con il quale però saranno soddisfatte.

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