“Un capolavoro mediatico, tanto di cappello” e poi “un provvedimento assurdo e sproporzionato” . È come risponde  Matteo Renzi alle polemiche esplose dopo la disposizione da parte della procura di Firenze degli arresti domiciliari per i suoi genitori, Tiziano e Laura Bovoli. 

E se prima risponde con ostinata resistenza  e assicurando che è determinato a tirare dritto, poi, però, l’ Ex premier nonostante il suo rimarcato rispetto per la magistratura: polemizza con il gip di Firenze Angela  Fantechi per la misura cautelare agli arresti domiciliari, sostenendo che privare le persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme”.

Matteo Renzi sta forse cominciando a dubitare della magistratura?

Ora che si ritrova vittima del sistema definisce l’arresto una misura abnorme; ma se la detenzione riguarda gli amici, i parenti o i complici, è “abnorme”, se invece riguarda gli avversari ( o il resto degli italiani ) , allora è la giustizia “giusta” che fa il suo corso.

L’ex premier , all’indomani dell’ arresto dei suoi genitori, ai domiciliari , nell’ inchiesta per bancarotta fraudolenta e false fatture per operazioni inesistenti, sottolinea la “strana coincidenza temporale” tra il voto dei 5Stelle per il processo a Salvini e l’arresto dei suoi genitori, ha parlato senza mezzi termini di «capolavoro mediatico». Insomma, secondo l’ex premier l’arresto dei suoi genitori sarebbe servito a coprire l’operazione di salvataggio di Salvini. Un’accusa inaccettabile pensare che gli arresti domiciliari dei genitori sia stato un “capolavoro mediatico” o sia dovuto all’impegno politico del figlio»

La magistratura stavolta si sente sotto attacco. Sotto attacco anche da chi, fino a ieri, le difendeva.

E, a colpire i magistrati sono state soprattutto le parole durissime pronunciate dai renziani nelle ore successive la notizia dell’arresto dei genitori dell’ex premier;  gli stessi che nei giorni precedenti gridavano «onestà» nelle piazze e chiedevano l’ arresto per Salvini.

Proteste dei vari politici che a turno, quando si sentono colpiti personalmente, contestano i comportamenti sospetti di qualche procura.

La sinistra , che più ha usato la giustizia come arma per colpire l’avversario: per decenni ha cavalcato l’anti-berlusconismo, oggi l’anti-salvinismo.  Le urla dei componenti del Pd che hanno protestato per procedere contro il voto di maggioranza che ha notificato la richiesta di archiviazione sul Caso Diciotti da parte della procura di Catania su Salvini non ne è che l’ultimo esempio, dimostrando ancora una volta che questo è l’unico modo che gli è rimasto di fare opposizione.

Non è accettabile parlare di risoluzioni  mediaticamente pilotate o aventi finalità politiche. I provvedimenti della magistratura hanno sempre un unico obiettivo, la tutela dei diritti dei cittadini, senza distinzioni.

Non possiamo dire che le decisioni della magistratura sono giuste quando trovano il nostro gradimento o che sono politiche quando non ci piacciono. 

»La legge si interpreta per gli amici e si applica ai nemici». Vale a dire che, quando la magistratura mira ai tuoi avversari politici, si diventa giustizieri, mentre ti trasformi in duro critico dei giudici, quando vengono colpiti i tuoi amici.

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