Di Giorgia Di Stefano

A pochi passi da noi…

“Ragazze a Palermo” è un quadro realizzato da Renato Guttuso nel 1940 e che attualmente si trova nella Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma. L’artista, appena ventottenne, dipinge questo quadro in un momento storico particolare, caratterizzato da miseria e paura. Nell’opera, che è un chiaro riferimento a “Les Mademoiselles d’Avignon” del pittore spagnolo Picasso, vede quattro donne, tutte raffigurate in una posa diversa, ma tutte quasi completamente nude. Quello che risalta immediatamente agli occhi, ancor prima dei corpi nudi delle ragazze, è la presenza di quelle che sembrano essere numerose tende e coperte, le quali rendono l’ambiente chiuso, dando all’intera opera un aspetto saturo e disordinato. Il contesto di sensualità e seduzione provocato dalla presenza delle ragazze completamente svestite ha quindi uno sfondo di miseria e di sofferenza. Le ragazze infatti non mostrano il loro volto, forse a rappresentare un senso di vergogna e di pudore, il quale si contrappone fortemente alla loro nudità.

In giro per l’Italia…

“Danae” è un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1544 da Tiziano Vecellio, è conservato nel museo di Capodimonte a Napoli. L’opera porte con sé una forte carica erotica, tanto che si pensava che fosse stata commissionata da Ottavio Farnese per un suo diletto personale. Tiziano vuole raffigurare il singolare ingravidamento di Danae da parte di Giove, il soggetto è stato trattato innumerevoli volte, ma possiamo affermare che questa versione sia da considerarsi tra le più sensuali ed erotiche. Il quadro raffigura Danae su un letto, la ragazza è in preda al più totale abbandono e alla totale soddisfazione. Il suo corpo è coperto a malapena da un telo bianco, il quale nasconde parte di una gamba della ragazza. Lo sguardo è rivolto verso l’alto e il corpo di lei è pronto a ricevere la pioggia fecondante che arriverà da Giove. l’emozione della ragazza è visibile nel modo in cui la sua mano destra piega e tormenta le lenzuola. Nella scena è presente anche Cupido, a rappresentare che Danae non sta accettando il figlio di Giove per l’oro o per la ricchezza, bensì per amore. La ragazza è dunque sedotta da un reale sentimento erotico.

Allontanandoci un po’…

“L’angelo caduto” è una delle opere più belle del pittore francese Alexandre Cabanel, è stato realizzato nel 1868 e ora si trova in una collezione privata. L’opera rappresenta il momento successivo alla caduta di Lucifero, l’attimo in cui l’angelo si rende conto dell’accaduto e guarda verso lo spettatore con occhi rossi, carichi di rabbia e di sete di vendetta. Basta infatti soffermarsi sul dettaglio del suo sguardo per essere pervasi da un flusso di emozioni fortissime, Cabanel riesce perfettamente ad incastonare tali sensazioni nei meravigliosi occhi azzurri del protagonista del quadro.  In quasi tutte le rappresentazioni che se ne fanno, Lucifero rispetta perfettamente i canoni degli angeli, ma questi sembrano non essere abbastanza per cogliere la portata di tale personaggio. L’artista francese invece riesce a raffigurare perfettamente il più bello degli angeli, troviamo ancora i capelli biondi, la pelle candida e gli occhi azzurri, ma in più c’è un aspetto fortemente erotico e malizioso, cosa di cui sono completamente privi gli angeli realizzati seguendo esclusivamente i canoni che ne dà la religione cristiana.

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