Di Giordano Tabbì

Le prime due gare della stagione dei motori non stanno rivelando particolari sorprese, sembra quasi che entrambe le competizioni siano iniziate come erano terminate lo scorso anno.

F1 vede ancora protagonista indiscussa la voglia di rivalsa della Ferrari, che ha cambiato un pilota, Leclerc al posto del campione del mondo del 2007 Raikkonen, ma che fondamentalmente si trova già dalle prime due gare a rincorrere le Mercedes, che sono partite benissimo. Probabilmente nella seconda gara la Ferrari ha avuto anche sfortuna per i vari guasti tecnici alle sue due macchine, ma comunque questo inizio di stagione ha dimostrato che il gap con la Mercedes non è incolmabile, bisogna lavorare ancora duramente ai box per una macchina che in due gare non ha rispettato le aspettative del marchio che porta. Assenti completamente le Renault, con avvio shock di Ricciardo nella scuderia, al momento terzo in classifica dopo le due Mercedes vi è posizionato Verstappen, che non è un avversario da sottovalutare sia per la scuderia tedesca, sia per quella del cavallino, anche viste le ultime stagioni dove è riuscito più volte a portare a casa successi importanti. Da evidenziare anche la prestazione di Kimi Raikkonen, che con l’Alfa Romeo per due volte è riuscito a ottenere due ottimi piazzamenti, confermando ancora una volta che l’ultimo campione al mondo con la Ferrari ci sa ancora fare.

Situazione differente in MotoGP, campionato più equilibrato, dove nelle prime due gare della stagione hanno brillato Marc Marquez e Andrea Dovizioso. In una competizione dove ormai da anni è una lotta esclusiva tra spagnoli ed italiani, la Ducati di Dovizioso insegue l’Honda di Marquez di sole tre lunghezze, staccata dietro a tredici punti dal podio la Yamaha di un evergreen Valentino Rossi, che dopo un amaro quinto posto nella prima gara in Quatar ottiene una seconda piazza nel secondo circuito della stagione in Argentina. Nonostante la supremazia indiscussa del campione in carica Marquez, sembra che la Ducati stia facendo dei passi avanti importanti, che sappia come e quando gestire le sue carte. L’Honda si è dimostrata una moto più equilibrata, ma la Ducati su rettilineo ha dei tempi da urlo, che neanche la scuderia giapponese può contrastare. Tra le due litiganti occhio ovviamente alla vecchia volpe Valentino Rossi, che è sempre lì pronto a riprendersi il trono con una Yamaha che può giocarsela su ogni circuito. Dopo le ultime stagioni deludenti ritrova un podio che speriamo possa far sbocciare la stagione del “Dottore”.

In entrambe le competizioni c’è del materiale per divertirsi, ora mancano solo rettilinei, sorpassi e controsorpassi, la meraviglia della MotoGP e della F1 è tornata, la stagione è entrata nel vivo, i motori sono caldi e le gomme sono pronte, ora non ci resta che partire e goderci lo spettacolo e le emozioni che solo i motori sanno trasmettere.

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