Di Chiara Sabatini.

La televisione è uno degli strumenti di comunicazione più importanti che ci siano. Ha molte utilità, porta vantaggi, tra cui le informazioni di ciò che accade nel nostro mondo, quelle che ci potrebbero essere e un’ ampia gamma di programmi che abbraccia molti generi. Tuttavia il mondo della televisione non è sempre bello. Ci sono programmi educativi, programmi interessanti, che spesso ci rivelano la storia del nostro passato, fiction o serie tv che ti trattengono, facendoti ridere o mostrandoti una realtà a te sconosciuta e altri che invece sono totalmente il contrario, pieni di contenuti diseducativi, ricchi di immagini di sesso, droga e furti, ma che purtroppo sembra riscuotano largo successo… .

In questo mercato digitale, le redini sono tenute dalla Rai, dalla Mediaset e da qualche anno da altre piattaforme digitali che sembrano stiano largamente prendendo piede, spazzando il terreno per la conquista dei tetti pubblicitari. Ma comunque, a parte la loro infinita lotta, ognuna di queste case di produzione ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi, anche se tristemente sono i secondi che fanno aumentare l’asticella dell’audience.

Da una parte troviamo la Rai, che già da qualche hanno sembra aver avuto un bagliore di speranza, in quanto i suoi programmi sono stati i più  visti, tra cui è opportuno ricordare alcune fiction come “Montalbano”, “Il nome della Rosa”, “I Medici” e tanti altri ancora, che hanno alle proprie spalle “risate e storia”. Il problema fondamentale però risiede nelle messe in onda di certi programmi della Mediaset. Alcuni magari possono essere considerati “da opportunità”, come ad esempio “Amici” di Maria De Filippi, che da la possibilità a molti giovani di potersi esibire e di crescere artisticamente oltre che umanamente, oppure “C’è posta per te”, sempre condotto da lei, che può fare rincontrare persone dopo anni, che per problemi familiari o altro, non  si sono né viste né parlate… ma così come anche altri programmi. Il lato negativo è che questi programmi sono solo un piccolo spicchio di torta a confronto con l’intera torta di programmi… . Se prendiamo per esempio “Temptation Island”, “Uomini e Donne” o “Il grande Fratello”, ci accorgeremo subito che, oltre a vedere sempre le stesse scene ma con personaggi diversi ogni volta, i contenuti sono sempre gli stessi: sesso, bella vita senza fare niente e litigi amorosi di  quindicenni portati in tv. A questo punto se facciamo una ricerca però vedremo che è proprio questo che suscita attenzione! Gli scandali demenziali!. Ma che livello culturale proprio ha l’Italia?.

Ovviamente ci sono anche le telenovelas, come “Una Vita”, “Il segreto”e molte altre ancora, senza una fine e acquistate anche per non ben pochi soldi dagli altri paesi, che sembrano una droga, specialmente per il pubblico di età avanzata. Tengono indubbiamente compagnia, ma nessuno si accorge che dicono tutte la stessa cosa e che le storie sono sempre le stesse?. Lo vogliamo tagliare o no il cordone ombelicale di “Beautiful” una buona volta?. La colpa però non è solo dei produttori che mandano in onda solo queste stupidaggini, ma anche di chi le vede e siccome chi le vede è un gran numero, è inevitabile che per soldi, i programmi demenziali sono al primo posto.

In tutto questo neanche Netflix, che è una delle più recenti piattaforme che sta mettendo in crisi la televisione, sembra non fare un gran che di diverso rispetto a quanto non sia già stato fatto… . Infatti né “Baby”, né “Orange is the new black” e “La casa di carta”, sembrano avere contenuti diversi da quelli dei programmi dei canali Mediaset, che oltretutto mostrano certe immagini in fascia protetta.

Se non ci accorgiamo del nostro grave crollo intellettuale, mai potremo risanare quello della televisione.