Di Cristina Falcioni.

In questo mio primo anno all’università, ancora spaesata e spaventata per i tanti cambiamenti che comporta, nel  piano di studi ho inserito un laboratorio che sembrava il più interessante tra quelli proposti: “Redazione giornalistica”. Ciò che mi aspettavo quando l’ho scelto era un insegnante, magari un vecchio giornalista burbero, che ci insegnasse tutto quello che c’era da sapere sulla professione di giornalista, limitandosi a come scrivere un articolo decente e farci studiare quali fossero le regole che bisogna seguire per scrivere. Quello che ho trovato in realtà non era minimamente quello che mi aspettavo. Di solito gli insegnanti si limitano ad insegnare la propria materia e dare voti, senza interessarsi delle persone con cui stanno interagendo, per questo, quando ho conosciuto il professor Marco Palma sono rimasta sbigottita. Una persona fantastica sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Fin dal primo momento riesce a metterti a tuo agio. Le lezioni non sono mai state pesanti perché, mentre spiega, riesce sempre a infilare nel mezzo qualche battuta o storia di vita. Marco dirige questo laboratorio con amore e passione, aiutando sempre chiunque ne abbia bisogno. In questa classe ho trovato gente splendida con cui è molto facile parlare. Ridiamo, scherziamo e ci divertiamo come se ci conoscessimo da molto più di qualche mese. Una cosa in cui questo laboratorio mi ha aiutato è stato sciogliere la timidezza, una cosa con la quale devo ancora fare i conti ma che piano piano sta sparendo grazie a tutte le persone fantastiche che ho incontrato. Forse la cosa che mi mancherà di più sarà arrivare in aula, il lunedì pomeriggio, e trovare Marco che ti sorride e ti chiede come stai ma soprattutto mi mancherà scrivere. Io ero collocata nella parte della redazione che si occupava dello spettacolo e per tutti i mesi che è durato il corso non ho fatto altro che aspettare il martedì che Marco ci assegnasse gli articoli e il giovedì, giorno in cui escono i film, per poterli guardare e recensire immediatamente. Ho imparato a scrivere, a fare una rassegna stampa, una video inchiesta mettendo sempre dentro tutto quello che so e che penso, compresi gli aspetti critici perché come dice sempre Marco, “Noi siamo giornalisti di noi stessi” e il nostro pensiero critico è importante.  Per chi vuole intraprendere una carriera da giornalista consiglio vivamente questo corso ma soprattutto lo consiglio a persone come me che si sono iscritte a questa facoltà perché non sapevano che cosa fare e tutt’ora non lo sanno. Lo consiglio perché, per esperienza personale, il laboratorio mi ha fatto capire che, quella della giornalista professionista, potrebbe davvero essere un’alternativa per il mio futuro. TVGNEWS, come tutte le persone che ci lavorano, mi ha davvero insegnato molto, ha aperto strade per il mio futuro, mi ha fatta sentire apprezzata per quello che scrivevo, facendomi capire che non me la cavo nemmeno tanto male e soprattutto mi ha fatta sentire come in famiglia.