Di Stefano Ianieri.  Gli atteggiamenti, le parole, le interviste, i contatti con l’elettorato, sono fondati sul ricamo dialettico, che non deve far capire all’opinione pubblica le vere intenzioni del politico e del governo: questa è la realtà in cui viviamo
Tale situazione la possiamo riscontrare sul nuovo Governo, quello retto dal M5S che non ha nessun riferimento culturale e politico di come si amministri uno Stato, non hanno le basi di preparazione; lo stesso Di Maio ora Ministro degli Affari Esteri, un ministero difficilissimo, dove si deve avere una preparazione culturale esagerata, di quello che accade nel mondo, si deve essere a conoscenza delle rivalità delle varie nazioni e fazioni interne, fino a giungere ad essere un abilissimo mestierante nello scacchiere dei compromessi e dei meccanismi di potere.
Un Movimento nato dai fuoriusciti del Partito Comunista con idee del tutto inadeguate e questo il M5S non lo ha capito, si soffermano sui temi della disoccupazione senza sbrogliare la matassa del lavoro, dove forse la riduzione delle tasse alle Aziende avrebbe stimolato una ripresa delle assunzioni.
Creare un nuovo ufficio de primo impiego dove le Aziende in primis per legge devono richiedere le competenze necessarie, per poi passare ad altri sistemi di assunzione, no al reddito di cittadinanza che non eroga dignità al lavoratore dando uno stipendio per tre anni senza dargli un futuro.
Negativo è stato anche all’assunzione dei Navigator che sono andati ad aggiungersi agli altri precari, per cui un mondo di precari: ecco l’idea del M5S.
Non va meglio in casa PD, che non ha più nemmeno 1% della vecchia ideologia politica di provenienza, ma un partito revisionista, per certi versi  conservatore, legato ora ai poteri forti europei.
Dalla stessa parte, per dare un quadro generale dobbiamo inserirci la chiesa cattolica, con il suo baluardo di riferimento, Papa Francesco, che al momento del suo insediamento pontificio ha parlato di emarginazione e promotore di un cambiamento epocale nella chiesa del terzo millennio, per poi accettare l’immigrazione globale per molti versi senza regole. Un aspetto della santa sede che si affianca anche ad un secondo aspetto per certi versi più inquietante anche se meno evident:e l’insediamento di Conte bis. Il Premier Conte fu il pupillo del Cardinale Achille Silvestrini uno delle figure di spicco nella diplomazia vaticana, e creatore della fondazione “Casa del Padre Villa Nazareth” dove lo stesso Conte è membro di spicco dell’importantissima fondazione.
Con i 5 stelle e il PD che hanno “ceduto” con l’insediamento di Conte ai poteri forti del Vaticano con la “benedizione” laica del Quirinale.

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