Simone Ferri. C’era una volta, negli anni ’80, nel cuore dell’Emilia Romagna, un ragazzo che amava andare in giro per i colli bolognesi con la sua Vespa Special. Questo ragazzo oggi è diventato uno tra i cantanti più celebri e talentuosi di tutto il panorama musicale italiano: si tratta di Cesare Cremonini, che porta nel suo DNA le sue origini. L’ex frontman dei Lunapop, band di successo nella quale è cresciuto, ha intrapreso una carriera da solista che ha prodotto molti frutti. Il cantautore è la figura perfetta di cui il pop italiano aveva bisogno, data la sua spiccata e sincera personalità. Egli ha una passione innata per la musica a tutto tondo e per la sperimentazione; è stato in grado di reinventare il proprio percorso negli anni, restando sempre sulla cresta dell’onda. Si porta dietro un pubblico, che è sempre più attento alle varie sfumature della sua caratura artistica. Cremonini afferma di scrivere solo canzoni che sente dentro. Avverte il bisogno di fare musica, ma non per il successo o per accontentare i fan: lui ha sempre seguito questa regola, senza porsi troppe domande. Dà molta importanza ai sentimenti e i suoi testi sono un’ottima conferma. Il suo è un amore di quelli rari, che unito al suo immenso talento e al suo estro precoce, si trasforma ben presto in canzoni, poesie, racconti e tanto altro ancora; il tutto scritto in un quaderno, che sembra conservato ancora gelosamente.
Cesare ha indossato al dito la fede dell’arte dei suoni…ed è rimasto leale al suo percorso, essendo talvolta severo con sé stesso. La sua discografia ha avuto uno sviluppo orizzontale: solo adesso riesce a mettere insieme tutti i pezzi della sua carriera, nella loro completezza. Quello che ha sempre desiderato è che, durante la sua vita, la musica avesse potuto seguire la sua crescita come persona. Nei suoi album egli incide la sua autobiografia musicale con un lavoro certosino; proprio per questo ogni componimento è legato all’altro. In questa sede è presente la storia della sua vita.
Lo Shakespeare del pop, inoltre, ha il potere di esorcizzare le sue insicurezze; quando scrive precipita dentro al foglio. Appena egli compone qualcosa, si abbandona ad una magia che non riesce a spiegare se non attraverso le parole. Cesare svolge il suo mestiere con molta diligenza. Attraverso la penna, quando compone i pezzi, a volte fa visita agli astri, spalmando lune e stelle; da qui il titolo di un suo brano “La nuova stella di Broadway”. Nei suoi testi, gioia e tristezza fanno parte dello stesso processo emotivo, in cui i sentimenti sono tutti importanti. La musica è una cosa seria: quando si incontra un universo così profondo, così largo, così difficile da attraversare totalmente, l’artista deve sentirsi in viaggio, sempre alla ricerca. A conferma di ciò il testo che prende il nome di “Buon viaggio”. Cremonini non ha pace neanche quando si corica, rinchiudendosi nella sua ossessione…la scrittura. Scrivere è una cosa che permette di fare due cose che nella realtà sono impossibili: parlare con sé stessi e davanti ad un pubblico. Il rapporto che ha con questa passione alimenta e sostiene la sua esistenza.
Alcuni dei suoni brani più famosi sono: “50 special”, “Vieni a vedere perché”, “Marmellata #25”, “Logico”, “Lost in the weekend”, e “Poetica”.
Questo artista ha dimostrato che non esiste successo senza credibilità, ha saputo prima di tutto ascoltare, rendendo l’udito il baricentro delle idee, le stesse che poi andranno a riempire quel foglio bianco.
Dunque…la scrittura è la melodia della sua vita!

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