Di Stefano Ianieri.  Giuseppe Conte chi? Ha fatto una lunga gavetta in qualche partito politico? Per la politica italiana e dei suoi cittadini un perfetto sconosciuto.
La natura del suo secondo mandato, come tutti sappiamo fu confermato dal Presidente della Repubblica al momento di crisi di governo giallo/verde, sollevata dal segretario della Lega Matteo Salvini, accusandolo di chiusura ad ogni iniziativa leghista, ma la spinta definitiva, non fu data dal movimento di provenienza, ma dalla volontà della Santa Sede, in virtù dell’amicizia dell’alto prelato, e di un Papa vicinissimo alla politica di più Europa, e delle nazioni più arroganti ed europeiste: Germania e Francia, fronteggiando tutti insieme la spinta delle destre che stavano avanzando prepotentemente, mettendo in crisi la stessa volontà politica europea in Italia.
Questo è il nocciolo del cambiamento della natura del Presidente Conte, che è stato ampiamente evidente nel suo secondo incarico, un atteggiamento voluto, a sorreggere una Europa, che ha nel suo interno un disegno politico ben definito nei suoi minimi dettagli, dalle sue due potenze europee più in rilievo come Francia e Germania, per un sistema sovranazionale dei poteri forti e delle multinazionali, evidenziato nel caso del decreto salva stati, che è uscito alla ribalta dalle opposizioni, ed additando il Presidente del Consiglio come attentatore della Costituzione Italiana per il semplice fatto, che se non fosse venuto a galla, il decreto sarebbe passato senza discuterne gli sviluppi negativi nei confronti dei cittadini italiani e del nostro Paese.
Cos’è il Salva Stati, o dandogli il suo vero nome, “salva banche”, non è il salvataggio delle nostre banche, ma quelle tedesche, dove i risparmi degli italiani dovranno essere messi a disposizione al salvataggio degli Istituti di Credito tedeschi, una cosa simile successe con la scusa di salvare la Grecia dal default nel 2012, ma in realtà il denaro andò a coprire i debiti delle banche francesi e tedesche, solo il 5% della spesa venne utilizzata per la sanità, e per le gravi problematiche dei greci.
Il Presidente Conte può essere considerato un pesce in barile, voluto ed architettato, dai poteri europei, affidandogli una parte per assolvere il volere dell’Europa, invece, di essere un grande Presidente nel battersi per il benessere dell’Italia e dei suoi cittadini.

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