Di Francesca Sofia Rizzo. Il corpo è l’involucro di cui non possiamo fare a meno per attraversare il mondo ed interagire con esso. Che si creda che in esso alberghi un’anima, o che tutta la nostra coscienza possa essere ricondotta alla struttura biologica del nostro encefalo, il corpo è qualcosa di cui non si può dubitare. E’ visibile, e proprio per questo subisce facilmente e di continuo giudizi e pregiudizi, che non lo rispecchiano nell’interezza delle sue sfaccettature.

Nella mostra in corso al Palazzo Delle Esposizioni (Via Nazionale 194, Roma) fino al 6 gennaio 2020, la riflessione sul corpo viene presentata soprattutto dal punto di vista anatomico e sensibile, passando dalle tavole illustrate del ‘500, tra i cui autori figura anche Leonardo Da Vinci, fino ad arrivare all’esplorazione della corporeità nell’arte contemporanea. Nelle medesime sale, organizzate per aree tematiche, performance artistiche in forma di video degli anni ’70 dialogano con cere e modelli anatomici a metà strada tra accuratezza scientifica ed arte.
Potrà apparire una mostra breve, ma il grande valore storico e artistico, nonché la potenza silenziosa delle opere esposte, derivante dall’universale esperienza di possedere un corpo, seppur ognuno con le proprie particolarità, la rende intensa e foriera di infinite riflessioni.

Perché l’aggettivo ”sublimi”? E’ un termine che ha avuto grossa risonanza nel Romanticismo e nelle opere di numerosi filosofi dell’Ottocento. Il Sublime si contrappone fortemente al concetto di Bello: è il terrore che affascina, qualcosa che genera orrore e al tempo stesso elevazione spirituale, estasi. Lo si ritrova anche nella meraviglia del comprendere il corpo, e quindi se stessi, tramite dissezioni e studi sempre più accurati, fino al disvelamento di quasi tutti i suo segreti tramite l’avanzamento della tecnologia. ”Conosci te stesso”, recitano molti trattati anatomici dell’Età Moderna, ed è questo l’invito che la mostra sembra volerci dare.

Informazioni utili
Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00 – venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30 – lunedì chiuso
Biglietti: intero € 12,50  – ridotto € 10,00 ( anche per giovani fino a 26 anni).
Ulteriori riduzioni: dal martedì al giovedì, dalle ore 18.00 alla chiusura, biglietto € 6,00  / studenti, ricercatori, dottorandi degli atenei romani, venerdì e il sabato, dalle ore 19.00 fino alla chiusura, € 4,00 / primo mercoledì del mese gratuito per gli under 30 (dalle 14.00 a chiusura)

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