Di Daiana Cestra. Questa notte c’è stata la 77esima edizione dei Golden Globe, assegnati durante una cerimonia che si è tenuta al Beverly Hilton Hotel di Los Angeles. I Globe premiano sia cinema che tv e fanno una distinzione tra film e serie di genere drammatico o ritenute invece commedie. Durante questi ultimi sono stati assegnati diversi premi a partire dal film di Sam Mendes 1917, che sarà nei cinema dal 23 gennaio, è stato premiato come miglior film drammatico, mentre C’era una volta…a Hollywood ha vinto il premio per il miglior film musical o commedia (oltre ad altri due premi). The Irishman, diretto da Martin Scorsese, aveva cinque nomination ma non ha vinto nemmeno un premio. Tra le serie, sono andate bene FleabagSuccession e Chernobyl, ognuna con due Golden Globe vinti. Come era già capitato nelle precedenti occasioni in cui aveva presentato la cerimonia, Ricky Gervais ha fatto un monologo iniziale pieno di battute sul mondo del cinema e della televisione. Ad alcune hanno riso un po’ tutti, altre hanno generato qualche mormorio – come quando Gervais ha detto che davanti a lui c’era una sala terrorizzata da Ronan Farrow, giornalista che si è occupato diffusamente del #MeToo, o come quando ha associato alla pedofilia il film I due papi. Ma i monologhi comici sono come le barzellette: vanno ascoltati, non raccontati. Il primo dei 25 premi della serata è andato a Ramy Youssef, che interpreta Ramy Hassan nella serie Hulu Ramy e che è stato premiato come miglior attore in una serie comedy o musical. La serie ancora deve arrivare in Italia, ma anche negli Stati Uniti non è che sia così popolare. Infatti, subito dopo essere salito sul palco per ritirare il premio, Youssef ha detto: «Lo so che non l’avete vista». Molto in breve, la serie parla di un millennial musulmano che prova a bilanciare la sua religione e le tradizioni della sua famiglia e le tentazioni del contesto in cui vive. Come ampiamente previsto, il premio per il miglior film straniero è andato a Parasite, film coreano del regista Bong Joon-ho, che per il suo discorso si è fatto aiutare da un’interprete. Bong Joon-ho e la sua interprete hanno detto: «Una volta che si supera la barriera di pochi centimetri rappresentata dai sottotitoli, si scoprono molti film sorprendenti». Un altro discorso che si è fatto notare è stato quello di Joaquin Phoenix, premiato per il suo ruolo in Joker. Dopo aver ringraziato l’organizzazione che assegna i premi per aver proposto un menù vegano, ha detto agli altri attori nominati nella sua stessa categoria (Christian Bale, Antonio Banderas, Adam Driver e Jonathan Pryce) che non pensa che tra loro ci sia alcuna competizione, che nel cinema e nella tv i premi sono solo trovate per farsi pubblicità e che nei loro confronti lui si ritiene uno studente. Ha aggiunto che a qualcuno di loro ha fatto i complimenti di persona, ma che c’è anche qualcuno (Bale) che ammira così tanto che è intimorito dall’idea di parlargli. Phoenix ha anche vinto il premio per il discorso contenente più volte la parola fuck. Golden Globe, a differenza degli Oscar, premiano anche le serie tv, oltre ai film, e sono considerati tra i premi più importanti del cinema americano. Inoltre ai Golden Globe non sono previsti i cosiddetti premi “tecnici” (montaggio, fotografia, trucco e costumi, per esempio), e sono una specie di cena di gala, con tantissimi attori e registi seduti a grandi tavoli: è una situazione molto più distesa (e alcolica) della serata degli Oscar, che si tiene invece in un teatro davanti a un pubblico. I vincitori dei Golden Globe sono stati annunciati nella notte del 5 Gennaio 2020. I premi – 25 in tutto – sono stati assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, che riunisce i giornalisti internazionali che si occupano di cinema e tv.