Di Fulvio Alviti. Roma: l’ultimo regolamento di polizia urbana li bandisce categoricamente, cioè divieto assoluto di organizzazione e sponsorizzazione di pub crawl, i tour alcolici tra birrerie, pub e wine bar molto di moda soprattutto tra i turisti.Questo è uno dei motivi principali per cui molti ragazzi escono e vanno ai bar. Ma il fine è sempre quello: di uno sballo demenziale fine a se stesso. Dove dietro una bottiglia c’è un macroscopico disagio sociale e personale, dove si pensa di essere forti mentre ad ogni sorso si è perdutamente più deboli. E TVGNEWS NON FA SCONTI A NESSUNO: CONTRO QUESTO COMPORTAMENTO CONDANNA E CENSURA SEMPRE E COMUNQUE. Comunque il fenomeno lo analizziamo, da cronisti, proprio per denunciare un aspetto della movida, uno dei più deleteri.
Il punto fondamentale: seguendo una mappa di locali, i più in voga possibile, ci si sposta di solito verso le zone di periferia. In occasione, magari, di compleanni, addii a nubilato/celibato, feste di promozione o semplicemente per godere della movida del posto. Si può anche organizzare come una festa a tema. Di solito, per tutti questi incontri, con lo stesso scopo: uscirne ubriachi fradici. Partecipare è piuttosto semplice se ci si affida a qualche tour operator da quattro soldi e senza troppi scrupoli, che ha già scelto il percorso a prezzo standard (20euro) e vi affida una guida, ma l’organizzazione può essere anche fai da te. Basta pianificare per bene scegliendo il tipo di drink che si vuole bere, evitare di mischiare è la prima regola del bevitore per non stare male, quindi valutare quali siano i bar giusti da visitare.
REGOLE: ESISTONO APP PER ORGANIZZARE IL PROPRIO TOUR ALCOLICO In questa programmazione vi aiutano addirittura alcune app: Pub Crawl Planner, per esempio, vi chiede di inserire il numero di partecipanti, l’orario, il giorno e il numero di locali da visitare per creare un pdf pronto e l’uso della mappa da condividere con tutti gli altri utenti. Inoltre, sembra sia quella di preoccuparsi fin da subito del post sbornia: prevedere, quindi, come rientrare tutti sani e salvi a casa, onde evitare spiacevoli inconvenienti. Che sia con i mezzi pubblici, con un pulmino a noleggio o tramite i servizi di car sharing, muoversi d’anticipo sembra sia quasi d’obbligo.
In ogni caso, il pub crawl non è un’attività da prendere con leggerezza. Se i regolamenti cittadini hanno inteso vietarli il motivo è palese. Oltre a un problema di salute, cercando di salvare fegato e cervello, c’è anche un problema di sicurezza personale e degli altri. Non è infatti inconsueto, per esempio, incappare in orde di ragazzi, anche minorenni, usciti da una serata all’insegna di una semplice sbronza che può trasformarsi in una vera e propria tragedia.